CORSPORT (A. GHIACCI) - Tre derby su tre persi. E ora vallo a spiegare ai tifosi. Tanto per cominciare il pubblico giallorosso ha fischiato la squadra al fischio finale della partita persa con la Lazio. Ma ora, se già non era accaduto fino a questo momento, sono tirate in ballo le responsabilità della società, intesa soprattutto come dirigenti. Su tutti, ovviamente, il direttore generale Franco Baldini e il direttore sportivo Walter Sabatini. In questo senso sarà importante
PROBLEMI - Alla fine del derby il massimo dirigente giallorosso Baldini, prova a fare il punto. Più o meno i temi che saranno affrontati con il presidente Pallotta: «Capisco la delusione dei tifosi, fa male a loro ma anche a noi. La squadra ha fatto di tutto, fino al novantaduesimo. Credo ci siano cose positive, la squadra ci ha messo tutto fino a sfiorare la clamorosa rimonta. Che avessimo da migliorare tantissimo, con tanti giocatori nuovi, è stato detto da tutti noi. Siamo in difficoltà, gli episodi ci puniscono e non abbiamo lo stato danimo giusto. La nostra amarezza è grande [...] Non sto qui a dire che va tutto bene e che ho lentusiasmo di sempre. Ma più che per me stesso, mi scoccia che il messaggio da trasmettere non è supportato dai risultati». E in effetti senza risultati qualsiasi messaggio diventa difficile da inviare.
FORTUNA - Ma certo è che una nuova mentalità, basata su una visione quasi utopistica del calcio tanto è composta di buoni propositi e idee più affascinanti che redditizie, non può certo fare affidamento sulla fortuna. E invece Baldini... «Probabilmente manca un po di buona sorte, ci sono due o tre partite che gridano vendetta, le avremmo potute concludere con altri punteggi e invece abbiamo commentato delle sconfitte. Inoltre contro la Lazio in alcuni momenti non si poteva giocare. Io sono sicuro che lallenatore vuole insegnare un buon calcio e il gioco in realtà a noi non manca. Siamo stati puniti da episodi davvero sfavorevoli, tempo compreso, che ci ha penalizzato dopo i primi venti minuti in cui giocavamo veramente bene. La nostra squadra ha bisogno che la palla possa rotolare propriamente sul campo. Sicuramente per sistemare i meccanismi occorre tempo, non è però che da Luis Enrique a Zeman la filosofia sia cambiata di molto».
PEGGIO - In effetti no, da Luis Enrique a Zeman non è cambiato poi molto. I risultati, quelli che poi determinano landazzo di tutte le altre cose, sono più o meno quelli. Anzi, in questo secondo anno di nuova proprietà la Roma è anche peggiorata. Il rischio è quello della terza stagione consecutiva senza competizioni europee, dopo che per quindici anni non erano mai mancate. E ora vallo a spiegare ai tifosi...