Roma, manca l'umiltà

30/09/2012 alle 19:39.

REPUBBLICA.IT (M. MAURO) - Conte aveva promesso che avrebbe risposto sul campo e non a parole e così è stato. A mente fredda, oltre ai meriti tecnico tattici evidenti della Juve, la partita con la Roma ha fatto vedere un gruppo di giocatori che volevano mettere a tacere le illazioni che l'allenatore della Roma ha continuato a fare in questo inizio di campionato. Con il contorno delle dichiarazioni di Vialli e Ferrara

La Roma non è esistita. Se gioca così alta, ma senza pressare, diventa una squadra ridicola: nessuno, neanche il , può pensare di proporre un gioco simile. L'umiltà deve diventare un elemento indispensabile del sistema di gioco di Zeman, altrimenti gli attacchi delle squadre avversarie si divertiranno sempre, così come è successo a tutte e cinque le squadre che finora hanno incontrato la formazione giallorossa.

Le dichiarazioni di Zeman a fine partita sono comprensibili, così come le difficoltà di un uomo e di un tecnico che da tanto tempo era lontano dal palcoscenico della serie A e che non si trova sicuramente a suo agio nel dover spiegare cosa succede in campo. Credo che invece all'interno dello spogliatoio le discussioni siano state ben altre. Va ricordato che alla Roma mancavano e Bradley, ma non sono convinto che sia tutta colpa dei giocatori: quella vista a Milano contro l'Inter era un'altra squadra. In ogni caso i tifosi, i dirigenti e lo stesso Zeman dovrebbero riflettere di più e soffermarsi sul concetto di umiltà.