Osvaldo-Vucinic: nei loro gol il destino di Juventus-Roma

29/09/2012 alle 11:48.

CORSERA (G. PIACENTINI) - I destini della sfida di stasera (ore 20.45, arbitra Rizzoli) tra la Juventus e la Roma passano inevitabilmente (anche) dai piedi di Daniel Osvaldo e Mirko Vucinic. Un romanista di oggi contro un romanista di ieri. Il primo è arrivato a Trigoria proprio mentre il secondo svuotava il suo armadietto. Un anno dopo molti tifosi romanisti credono che l'argentino che si sente italiano e suona la chitarra sia più forte del montenegrino coi piedi da brasiliano.



A Torino affermano il contrario, ma il Vucinic che conoscono loro, decisivo, maturo e continuo, a Roma si è visto ad intermittenza. «Ho vissuto cinque anni nella capitale, ho avuto degli amici e ne ho ancora. Mi sono sentito con e ci abbracceremo prima della partita. Sul campo, come sempre, siamo nemici. Zeman? Con lui ho fatto 19 gol in campionato e posso solo essergli grato». Stasera Osvaldo e Mirko si incroceranno sul campo, il modo migliore per risolvere questo tipo di confronti. Osvaldo si riprenderà il centro dell'attacco dopo lo stop forzato contro il (per ) e con l'Atalanta (per infortunio) che hanno interrotto il suo momento d'oro. Dall'altra parte ha risparmiato Vucinic contro la per averlo al massimo contro i suoi ex compagni, ma ancora amici.

Per uno di loro, , la gara con la è come un derby. Lo ha detto lui stesso, e nessuno ha fatto fatica a credergli. Non ha bei ricordi, il capitano, dello Stadium: era in campo, lo scorso anno, nella sconfitta per 3-0 rimediata in Coppa Italia mentre quella per 4-0 in campionato se l'è vista in panchina, al fianco di Luis Enrique. Logico che abbia voglia di rivincita. Stasera proverà a superare Meazza e Altafini (216 gol) e ad avvicinarsi a Nordahl (225) al secondo posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi. Al suo fianco oltre ad Osvaldo dovrebbe esserci uno tra Lamela e Nico Lopez. Non , che finora ha convinto poco Zeman sia da centravanti sia da esterno. «Secondo me - le parole del boemo in conferenza - il tridente migliore non è stato quello di Milano, dove abbiamo vinto, ma quello col e con la Sampdoria». Cioè con Lamela esterno.

Torna dal primo minuto, e probabilmente farà l'intermedio con Tachtsidis centrale. Confermato (fino a quando?) Stekelenburg, al centro Burdisso e
(convocato con la Seleçao), resta il solito dubbio tra Taddei e Piris.