A Trigoria, dove sono abituati a maneggiare cifre, dove ormai intuiscono immediatamente da che parte spiri il vento di una prevendita, era già da qualche giorno che lanciavano avvisi ai naviganti: occhio, che facciamo un altro cinquantamila. Cinquantamila? Ma davvero? Eh già. Almeno. Alla faccia del calo generalizzato degli spettatori in Serie A, alla faccia di chi il calo lo combatte con lo stadio di proprietà, ma che poi in quanto a tifoserie perde 6-0 6-0 il confronto con la Curva Sud, che non chiede autorizzazioni per la libertà di espressione. È l’elisir di Milano, è il 3-1 sull’Inter, ma più che altro è il modo in cui è maturato, è l’autorevolezza con cui si è imposta la Roma al Meazza. Se il ritorno degli abbonati si può spiegare con la felice strategia della società di equiparare, con la As Roma Club Home, con l’ex voucher, i non tesserati ai tesserati, dietro a questo secondo exploit di pubblico pagante c’è solo quello. C’è solo l’As Roma in tutta la sua magnificenza, c’è lo scintillio delle luci a San Siro, c’è un sogno innominato, e innominabile per logiche ragioni di scaramanzia, che i romanisti coccolano da un giorno preciso. Da una data. Quella dell’arrivo del Maestro che ti porta a cantare Zemàn, Zemàn, oééé, oé, oé, oé, Zemàn, Zemàn!

Informazioni di servizio. I biglietti (Tevere 53 euro, Monte Mario 73 euro) sono in vendita fino alle 13 di domenica nei Roma Store (piazza Colonna, via Appia Nuova 130, via Sestio Calvino 26-30, via Vincenzo Cesati 76-80, centri commerciali "Dima" e "Parchi della Colombo") e fino alle 15 nelle ricevitorie della rete Lis Lottomatica, ma pure nel Ticket Office di viale delle Olimpiadi 61. Altrimenti c’è il Centro Servizi As Roma (tel. 06.89386000 dal lunedì al venerdì dalle 9.30-18.30, oppure abbonamenti@asroma.it). Per i più tecnologici, i tagliandi si possono comprare su www.listicket.it. È l’hometicketing. È il futuro.