
GASPORT (L. CALAMAI) - Ci hanno tolto un po' di sangue blu. Niente di cui vergognarsi. Gli sceicchi sono sceicchi, non è possibile competere con il loro «monte stipendi». Questa fuga di campioni, che segue la fuga di cervelli cominciata molti anni fa, va affrontata senza piangersi addosso ma cercando di guardare la parte mezza
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Destro e Insigne Poi, c'è la generazione dei «nuovi mostri». Di bravura, naturalmente. Molti di loro sono attaccanti. Destro è cresciuto nell'Inter ed è riuscito a restare a galla nonostante avesse davanti un fenomeno come Balotelli. Segno di personalità. La classe, invece, è innata. Destro è considerato il numero 9 più futuribile del nostro calcio. Non a caso oggi è oggetto di un'asta milionaria tra Milan e Roma. Con Juve e Inter, per il momento, un passo indietro. Pensate che beffa per Moratti che aveva nella sua Primavera Balotelli e Destro. Ora valgono 60 milioni. Giovani e bravi sono anche Gabbiadini e Immobile. Il primo è corteggiato dalla Juve, il secondo è stato parcheggiato dal club bianconero al Genoa. Immobile è uno nato per fare gol e lo sta dimostrando. Attenti, infine, a El Shaarawy. Il Faraone è addirittura del '92 e nell'ultimo campionato ha mostrato schegge della sua classe. Nel Milan orfano di Ibra può diventare un valore aggiunto. Con le debite proporzioni è la risposta italiana a Neymar.