IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Quando sabato sera lo ha chiamato il procuratore per dirgli di preparare la valigia che Roma e Chievo avevano ormai trovato laccordo Michael Bradley ha detto solo una
Quindi quello che era un affare praticamente chiuso è diventato una sorta di telenovela che ieri ha avuto il suo lieto fine. Perché da ieri Bradley, primo calciatore statunitense della storia giallorossa, è ufficialmente romanista. Il centrocampista che qualcuno ha definito "più marine che rockstar" con chiaro riferimento ad Alexi Lalas, il calciatore americano che a Padova ricordano soltanto per le serate a base di chitarra e birra, è arrivato a Riscone intorno alle 15.30. Prima aveva pranzato a casa del suo procuratore, Faccini, luomo che conosce benissimo Zeman e che da anni scommette sulle qualità di questo ragazzo che a fine mese compirà 25 anni e che gira lEuropa da quando ne aveva 19. Una volta arrivato in albergo Bradley ha avuto modo di salutare Zeman, a cui tramite Faccini aveva inviato i risultati dei test fisici e atletici ottenuti in ritiro col Chievo in questi ultimi giorni, lo staff giallorosso e i nuovi compagni. A tutti è sembrato un ragazzo sveglio e per niente timido.
Preso possesso della stanza (che condivide con Simplicio), Bradley si è cambiato e insieme ai compagni si è diretto al campo di allenamento. Sarà presentato ufficialmente durante la tournée negli Stati Uniti. La Roma per averlo ha speso 3.25 milioni più la comproprietà di Stoian e ha sottoscritto con lui un contratto di quattro anni a quasi 800mila euro a stagione più i bonus. Come detto, appena unora dopo essere arrivato a Riscone e aver ricevuto tuta, maglietta e pantaloncini, Bradley è subito sceso in campo con i compagni.
Buona forma fisica, ha lavorato tutte e due le ore insieme al resto della squadra partecipando anche alla partitella. Fratino verde, in squadra con lui cerano Lobont, Taddei, Verre, Burdisso, Dodò, Pjanic, Florenzi, Lamela, Bojan e Okaka. I giocatori, che in mattinata avevano fatto di nuovo ripetute piramidali, sono stati impegnati in schemi con triangolazioni, tagli e sovrapposizioni, cioè le caratteristiche principali del gioco di Zeman. Un gioco che ancora non si vede ma, come dice il boemo, siamo ancora a metà del lavoro. E per questo oggi è prevista ancora doppia seduta, intervallata dalla conferenza stampa di Rodrigo Taddei.