IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Il progetto è da rifare. Lo sanno a Trigoria. E si capisce dalla prima mossa ufficiale del dopo derby. Ieri è stato presentato il ricorso per la seconda giornata di squalifica di Osvaldo. Gli arbitri sbagliano anche con la Roma. Normale. Anormale è, invece, che ora la società giallorossa lo faccia notare, cambia
Non è, però, blasfemo accennare al terzo posto. Aveva fatto bene, qualche settimana fa, Sabatini a dire che era possibile. Per lallenatore no. Per Baldini ni. Poi anche per il dg sì, davanti ai tifosi del Roma club Montecitorio, mercoledì scorso nella cena in via Laurentina. Poi dopo Bergamo per tutti, di nuovo, no. Alla vigilia del derby, sabato scorso, Luis Enrique stupisce e improvvisamente dice sì. Voleva caricare la squadra come lo psicologo personale Joaquin Valdes, giunto a Trigoria giovedì, ha fatto con lui. Battuto per la seconda volta da Reja, nellincontro con i media chiede, stavolta lui, di poter restare fino al termine della stagione. Un appello da girare alla tifoseria. Baldini e Sabatini pensano a consolarlo negli spogliatoi e al telefono anche ieri. Lasturiano è un uomo distrutto. Per la prima volta per una sconfitta e non per come è maturata. I dirigenti cercano di risollevarlo. Sono uomini di calcio. Ex giocatori. Sanno che la squadra, per quanto nelle intenzioni continui a seguire Lucho, quando va in campo si perde sempre allo stesso modo. Facendosi infilare in contropiede. (...)
Fragile dai primi minuti. Il rigore dell1 a 0 nel derby chiama in causa quattro calciatori: errori di Heinze nellimpostazione, di Pjanic nella ricezione, di Juan nel movimento e Stekelenburg nellimmobilismo. Oggi il richiamo allattenzione, oltre che lallenatore, potrebbero farlo pure i dirigenti. La piazza vuole capire quale Roma sarà nelle prossime settimane e quale quella del futuro. Si attende, dal 31 dicembre, la ricapitalizzazione che non ci sarà prima di fine maggio: avrà il valore delle fondamenta. Si aspetta, da settimane, la firma di Sabatini che ancora prende tempo. In assoluto non è chiara la struttura societaria. La consulente finanziaria Mazzoleni, con effetto immediato come accadde con Lucchesi, è da sabato fuori dalla Roma: stupore da parte di UniCredit che la riteneva una figura di garanzia. Toccherà a Fenucci, non a caso tra i meno contenti insieme con Sabatini della novità, sostituirla nelle mansioni e nella presenza a Trigoria: lad sa bene che la sua posizione si è indebolita. Tra le cose strane di questi tempi, i 30 mila euro al mese che la Roma paga, per le consulenze, alla Raptor Accelerator di Pallotta. Il presidente DiBenedetto, intanto, oggi lascerà Roma. Domenica sera, nella trattoria di Largo Tritone, ha almeno bevuto bene: una bottiglia di Tignanello da 150 euro.