IL TEMPO (E. MENGHI) - Tutti in mutande sotto la Tribuna Tevere a festeggiare la quarta Coppa Italia: il primo trofeo della nuova gestione americana viene dai giovani che Sabatini e Baldini vogliono far diventare grandi. La Roma Primavera si prende la rivincita del Viareggio con uno 0-0 poco emozionante, ma decisivo dopo il 2-1 dellandata. Lultima vol
La Roma risponde con Politano, che col sinistro piazza la palla dove Branescu non può arrivare, ma il guardalinee sventola la sua bandierina negando il gol allesterno giallorosso, in posizione regolare al contrario di Tallo al centro dellarea. La Juventus vista a Viareggio sembra un lontano ricordo: i bianconeri di Baroni lasciano alla Roma il controllo della gara e la Coppa resta a due gol di distanza. Il primo tempo si chiude senza reti e senza troppe emozioni: Nego e Tallo provano almeno a centrare la porta prima di rientrare negli spogliatoi, mentre le stelle della Juventus restano opache. Chiarissime invece le parole dei tifosi romanisti nei confronti di Gianluca Pessotto, responsabile del settore giovanile bianconero, riferite al tentato suicidio del 2006. Ricordo che stona nella notte dedicata ai sogni dei giovani. La Juventus torna a farsi riconoscere nel secondo tempo: lemozione lascia il posto alla grinta di Padovan, che al 6 viene chiuso e atterrato da Barba ma riesce ad alzarsi e a tirare distinto, sfiorando il palo più vicino. Tallo sfugge a Gouano e prova il destro, Branescu si allunga e concede solo langolo. Nego, propositivo come di consueto, sciupa il filtrante di Verre lasciando al portiere la possibilità di intervenire sui suoi piedi stranamente timidi. Lingresso di Libertazzi per Padovan non somiglia affatto a quello decisivo nella gara dandata.
Da due calci piazzati vengono le maggiori minacce: a Chibsah risponde Viviani, ma le reti restano inviolate. Al 35 uno strepitoso Nego affonda sulla fascia sinistra e serve Tallo, limitato da Rubin. Frediani prova a emozionare il pubblico accorso in massa con un tiro last minute senza precisione che porta con sé una certezza: il tempo è scaduto, la Coppa è giallorossa. Dalla vincitrice del Viareggio ci si aspetterebbe una spinta in più per provare almeno a vincere la partita e fare bella figura. La prestazione sottotono dei giocatori qualitativamente migliori, come Spinazzola, Bouy e De Silvestro, spengono lintera squadra, che dorme anche quando lorologio dellOlimpico dice che mancano solo tre minuti di recupero alla fine. Tutto persino troppo facile per la Roma di De Rossi, che ringrazia e si prende la Coppa, accontentandosi di uno 0-0 insapore ma bellissimo.