IL ROMANISTA (V. VERCILLO) - Torna lo spettro del calcioscommesse. La seconda puntata dellinchiesta di Cremona, che nel giugno scorso aveva portato anche allarresto di Beppe Signori, ha condotto ieri in carcere 17 persone, tra le quali lex capitano dellAtalanta Cristiano Doni, che avrebbe tentato la fuga al momento dellarresto. «Loperazione è una base di partenza» ha dichiarato il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino. «Speriamo di poter portare più pulizia nel calcio. Le ordinanz
Lorganizzazione possedeva caratteristiche "internazionali": il vertice era rappresentato da un certo Eng Tan Seet, che attraverso una rete di collaboratori a Singapore e nellEuropa dellEst lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri paesi. Il procuratore Di Martino ha raccontato come lorganizzazione, nata tra il 2007 e il 2008, investiva «fino a 1,5 milioni di euro a partita. Questi soldi venivano ripartiti tra i vari membri. Venivano poi inviate alcune persone nellalbergo dove si trovava la squadra ospite, persone che prendevano contatti con i giocatori da corrompere. Quindi veniva mandato un soggetto a vedere la partita e questo raccontava dellandamento del match perché le giocate avvenivano online».
Larresto di Doni sarebbe dovuto al suo coinvolgimento nellalterazione di alcune gare dei campionati scorsi di serie B, tra cui almeno tre disputate dal suo club: Atalanta-Piacenza, Padova- Atalanta e Ascoli-Atalanta. Laccusa ufficiale nei confronti di Doni è quella di «inquinamento delle prove»: avrebbe infatti pagato la parcella dellavvocato di Santoni - ex preparatore atletico del Ravenna - in cambio del silenzio. Doni, inoltre, avrebbe agito «anche per conto di imprecisati dirigenti della squadra, che aspiravano alla promozione in serie A», poi effettivamente avvenuta. Oltre allex capitano dellAtalanta, sono finiti in carcere anche gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro) e altri due calciatori ancora in attività, Carlo Gervasoni del Piacenza - attualmente sospeso - e Filippo Carobbio dello Spezia. Questi sarebbero i referenti nel nostro paese dellorganizzazione dedita allalterazione dei risultati delle partite. Secondo quanto si apprende, le gare "sospette" sarebbero Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Napoli-Sampdoria, su cui sono in corso ulteriori accertamenti. Nel frattempo, domani tutti di nuovo in campo: «le manipolazioni sono ancora in atto» ha detto Di Martino, ma il calcio non si ferma.