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CORSPORT (A. GHIACCI) - Cinque assist e la sensazione che con lui la Roma avesse fatto un grande affare. Questo fino a ieri sera. Dopo la partita con il Lecce si è aggiunto il gol, il primo con la maglia della Roma, arrivato dopo una serie lunghissima di passaggi, ben 18 (sporcati dal tocco di testa di Oddo sul cross di Rosi). Miralem Pja
SODDISFAZIONE - Pjanic cresce, con lui il centrocampo a tre completato da Gago e De Rossi. Proprio loro che nelle ultime due settimane avevano lasciato Trigoria per gli impegni con le loro nazionali. E se il centrocampo di una squadra funziona, il lavoro è già a metà dellopera. «Abbiamo giocato bene - ha detto il bosniaco - tra la nostra prestazione e quella del Lecce non cera un solo gol di differenza ma tre o quattro» . E forse uno dei problemi di ieri sera è dovuto proprio al fatto che per quanto creato, la Roma ha segnato poco, soltanto due gol. Fino a quando la partita non è diventata difficile e il rischio del gol del pareggio leccese era dietro langolo. «E vero - conferma Pjanic - la sfida non era difficile per noi, ma con tutte quelle occasioni buttate al vento alla fine abbiamo rischiato» . Dopo le fatiche con la Bosnia e il sogno di qualificazione al prossimo Europeo abbandonato per il ko pesante subito contro il Portogallo, Pjanic era di nuovo in campo: «E stata una settimana dura, ma ora sono felice per la vittoria. Problemi fisici dopo tante partite? No, il tecnico mi ha sostituito soltanto per un po di stanchezza.
Io, De Rossi e Gago siamo complementari. Inoltre più passano le settimane, più ci conosciamo e più diventa facile giocare insieme» .
QUALITA - La sua partita è finita a metà ripresa, quando Luis Enrique lo ha sostituito con Greco. Poco prima di lasciare il campo però, un bel regalo, proprio a uno dei due compagni di reparto. Il tocco prima del gol del raddoppio di Gago è ancora di Pjanic: un esterno destro veloce a eludere il pressing della difesa del Lecce. Una prestazione, quella del giovane bosniaco, fatta come al solito di grande sacrificio e tocchi geniali, quelli che Totti definì «in grado di far fuori lavversario allultimo istante, quando nessuno se laspetta più» . Tecnica allo stato puro, questo è Miralem Pjanic. Giovane e esperto allo stesso tempo, già ampiamente rodato sia in Champions che a livello di nazionale. Il tutto a soli ventunanni. E allora sì, rieccola la sensazione: la Roma, investendo gli undici milioni di euro finiti nelle casse del Lione, laffare lha fatto eccome.