IL ROMANISTA - Presidente Marco Pomarici, il primo ricordo di un derby. Diciamo che il primo ricordo non lo ricordo visto che probabilmente era nellanno del loro scudetto. Ecco diciamo che ricordo bene quelli vinti con De Sisti e Prati nel 1975. Comunque anche lanno prima gli facemmo vedere i sorci verdi.
Diciamo che il primo ricordo non lo ricordo visto che probabilmente era nellanno del loro scudetto. Ecco diciamo che ricordo bene quelli vinti con De Sisti e Prati nel 1975. Comunque anche lanno prima gli facemmo vedere i sorci verdi.
Quanto cè di retorica nella sua fede romanista? Cioè è romanista solo perché un politico deve scegliersi una fede calcistica?
No, no, io sono un romanista vero. Non scherziamo. A casa avevo la camera tappezzata di immagini della Roma. Quando vincemmo lo scudetto avevo 16 anni. Mi ricordo un mio compagno di classe che aveva tanto di quel materiale della Roma, che finii per innamorarmi ancora di più. E facendo anche innamorare tutta la mia famiglia. Tale era il mio entusiasmo. Mi ricordo quando in montagna ci fermammo a Riscone di Brunico, quando la Roma era in ritiro. Non cera Bruno Conti, fresco vincitore del Mondiale. Cera Ancelotti, reduce dallinfortunio, cera Sebino Nela, cera il Barone, Spinosi, Rocca. Ricordi bellissimi. Ricordo quando chiesi a Spinosi se si erano allenati perché pioveva e lui che mi rispose: «Ragazzo perché tuo padre non va a lavorare quando piove?». Questo per dirvi quelli che sono i miei ricordi
Comè oggi il tifo a Roma?
Venti anni cera un tifo molto più partecipativo, era un po tutto unaltra cosa Anche se è sempre la Curva Sud a fare la differenza. Prima, col Commando Ultrà Curva Sud cera una visceralità maggiore.
Oggi allo stadio si va senza fumogeni, senza striscioni, né megafoni e con la tessera del tifoso.
Credo si debba distinguere fra fumogeni e megafoni. I primi possono anche essere usati per coprire situazioni poco chiare allinterno dello stadio. Belli a vedersi, non cè dubbio, ma pericolosi sotto il profilo della sicurezza. Per i tamburi il discorso è diverso, è la musica del tifo, come i megafoni. Io non sono contrario a megafoni e tamburi allo stadio, per esempio.
E gli striscioni?
Devono essere controllati prima. Putroppo nello stadio è entrata la politica, anzi la politica estrema: dallestrema sinistra allestrema destra coi loro simboli che non hanno niente a che vedere col calcio. Questi provvedimenti restrittivi sugli striscioni servono a tutelare i tifosi dagli estremismi politici. Però certo gli striscioni sugli sfottò, quelli ci devono essere. Sono il sale, per esempio del derby, ma ci vuole un controllo.
Domenica la Tevere sarà quasi vuota, piena solo di laziali con la tessera del tifoso.
Allo stadio sono stato spettatore di assalti tra le tifoserie in tribuna Tevere. Una vergogna. Devono essere presi dei provvedimenti. Si dovrebbero prendere solo i colpevoli creto, ma con una massa tale di gente che si picchia, chi si prende? E a chi mi dice che gli scontri avverranno comunque, dico che se limiti i contatti allinterno dello stadio no.
Franco Baldini si augura uno stadio senza tessera del tifoso, né polizia, perché la presenza stessa delle forze dellordine in assetto di guerra in uno stadio suggerisce che il conflitto è una certezza più che uneventualità: la forma fa anche il contenuto.
Quando arrivano allo stadio sessantamila persone e dovessero esserci degli scontri, poi come si fa? Intorno allo stadio prima delle partite viene sequestrato di tutto: mazze e botti di ogni genere. Bisogna ragionare su questo, non prendere acriticamente le difese del tifo. Le mele marce si sono. E ne bastano poche per aizzare gli animi. Certo bisogna avere coraggio per fare qualcosa che vada verso uno stadio "libero", ma ci vuole coraggio anche nellassumersi le responsabilità, e quella più grande e importante è cercare di evitare che succeda qualcosa di grave e sbagliato allinterno di uno stadio.
Come vorrebbe che fosse uno stadio?
A cielo aperto, con famiglie, anziani, bambini e tifosi. Con le tifoserie allinterno di un medesimo spazio che possano dirsele di santa ragione. Il problema è la scintilla che scatta. Quali potevano essere stati i provvedimenti che dovevano essere presi per evitare gli scontri. Mi piacerebbe avere uno stadio, un nuovo stadio che permetta ai cittadini di stare a 4 metri dal giocatore, che favorisca il calcio. Senza creare alcun problema. Anche per questo sono favorevole alla costruzione di uno stadio di proprietà. E quello nuovo della Juventus è un modello.
La costruzione dello Stadio, larea è stata individuata?
Ne sono uscite alcune ma non sono state scelte ancora. Lamministrazione unitamente al Presidente dellAs Roma, Thomas Richard DiBenedetto la sceglierà in funzione della mobilità. Putroppo allOlimpico grandi problemi di traffico e parcheggio. La società e lamministrazione sono impegnate in un percorso che porti nel più breve tempo possibile alliter per autorizzare lo stadio.
Il primo incontro fra DiBenedetto e il sindaco. Che cosa si sono detti?
Due cose, tra le altre, sono emerse: Totti deve essere il calciatore e luomo da tutelare nella Roma e che lamministrazione avrebbe avuto grande attenzione alla costruzione del nuovo stadio. E su questi due punti cè stata immediatamente massima sintonia.
Ma si farà veramente questo stadio?
A Roma sono decenni che se ne parla e non è mai successo niente. Sì, stavolta si farà. Ne sono assolutamente convinto. E doppiamente. Da tifoso ti dà la possibilità di far vivere lo stadio sette giorni su sette. Da amministratore avrei il vanto di poter dire che ho fatto partire delliter per autorizzare la costruzione dei due stadi, della Roma e, diciamolo pure, della Lazio.
La leggestadi sarà approvata a breve.
Sì. Questa amministrazione ha snellito le procedure. Ci sarà massima attenzione a questo progetto che andrà a sminare una serie di problemi che pesano sulla città tutte le domeniche a Roma Nord. Non per portare altrove il problema, ma per risolvere. Nel momento in cui sarà varata la legge sugli stadi sono certo che anche il ministero dei Beni Culturali si muoverà rapidamente per dare i suoi pareri. Cè una sinergia tra amministrazione locale e governo nazionale.
Il sindaco Alemanno promise lo stadio in campagna elettorale. E lo ha ribadito di recente.
Era ed è nel nostro programma.
La prima pietra entro il 2013?
Io lo spero, anzi io ne sono assolutamente convinto.
Presidente, che ne pensa dellattacco del Giornale al Romanista?
Se la normativa prevede che ci siano finanziamenti dei quotidiani che escono in modo sistematico e che portano avanti un loro progetto, anche sportivo, non vedo il motivo di non riconoscere quello che viene riconosciuto anche ad altri. Il Romanista è un giornale serio, costruito giorno dopo giorno da persone serie.
Per chiudere: un pronostico per il derby?
Direi proprio di no.