CORSPORT (F. N. MASSUERO) - Memore dei proclami di rivalsa esternati, con toni risoluti, di recente, du rante il brindisi collegiale di abbraccio al 1986, la truppa giallorossa mirava, in coincidenza del contestuale inizio di nuovo anno solare e girone di ritorno
la truppa giallorossa mirava, in coincidenza del contestuale inizio di nuovo anno solare e girone di ritorno, ad invertire il singhiozzante trend profuso fino allora, per promuovere linseguimento accanito alla Juventus, da tempo fuggitiva, solitaria e beata, sulle vette. Riposti dunque i calici, ma dissotterrate le asce, i pupilli di Eriksson inauguravano la fase discendente in calendario attendendo a piè fermo, nellOlimpico ardente di fede, lAtalanta. La gente romanista, invero, distoglieva assai spesso lo sguardo premuroso dal terreno, per convogliarlo rapito su in tribuna, ove spiccava assiso, dopo un brusco congedo, ladorato figliol prodigo, il Divino.
Il brasiliano, ricomparso pubblicamente nellUrbe dopo mesi, fu sommerso dallaffetto travolgente e spontaneo dei tifosi, che gli tributavano cori, lodi e ovazioni a non finire. Fra tanti ammiratori calorosi, si inseriva una richiesta di autografo sgradita: quella di un distinto signore, ufficiale giudiziario, notificante, professionale e compunto, un atto di comparizione. Falcao, giunto in rotta con Viola e per le vie legali dal furibondo patron scalzato dalla rosa, era sta to appunto sostituito nella lista, circoscritta per squa dra a un paio di elementi, della legione straniera arruolabile in Italia, dal cavaliere errante polacco Zbigniew Boniek. Costui, già in precedenza vicino alla corte prestigio sa della Lupa, aveva opta to, alle strette cruciali del la firma, per la causa certo antitetica zebrata, mietendo allori in serie in un triennio. Produceva una resa superiore, secondo un Avvocato assai sferzante, nei match giocati sotto i ri flettori, annusando il profumo, fascinoso e inebriante, delle coppe; non soddisfatto, lesimio dirigente lo apostrofò come bello di notte, epiteto forse diver tente ma equivoco, pur se rivolto al calcio.
Alla luce del giorno sta volta ed al cospetto del pre decessore illustre ed osannato, il biondo Zibi sfoderava una prova fantastica dautore, investendo, quale ciclone inesausto, i bergamaschi. Sbloccava a un passo dal riposo il risultato, insaccando astuto e tempi sta un traversone, quindi raddoppiava con bordata da fuori al volo poderosa, incanalando entro binari sereni la partita. I due squilli di tromba annunciavano linizio di una rimonta davvero eccezionale: i successi fiocche ranno copiosi per la Roma, propiziati da un gioco spumeggiante, continuo e generoso, giammai ammirato, anche in tempi diversi, così avvincente e spettacolare.




