IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Domenica prossima, Olimpico ore 15, si partirà. Roma contro Cagliari, la prima che in realtà è la seconda. Oggi, dopo due giorni di riposo, la squadra giallorossa si ritroverà a Trigoria ma allappello di Luis Enrique mancheranno tutti i nazionali. Cè già curiosità, però, per capire o intuire quale sarà la prima Roma di campionato del tecnico asturiano. E quali volti nuovi i tifosi giallorossi potranno vedere allOlimpico. Azzardiamo? Azzardiamo. Lolandese Stekelenburg, lo spagnolo Josè Angel e litaloargentino Osvaldo non dovrebbero avere sorprese negative, così come Bojan. Vista la situazione in difesa, il danese Kjaer potrebbe esordire in giallorosso già domenica, alla pari dellargentino Gago.
Intanto, cè un dato record che riguarda la nuova Roma: non era mai accaduto che in rosa ci fossero così tante nazionalità, undici (Italia esclusa). Lamela, Heinze, Osvaldo e Gago sono arrivati a rinforzare la colonia argentina. Poi sono sbarcati due spagnoli (Bojan e Josè Angel), il bosniaco Pjanic, il danese Kjaer e lolandese Stekelenburg, oltre al francese Nego. I neo acquisti si vanno ad aggiungere ai nove stranieri già presenti in squadra, e cioè Lobont, Cicinho, Juan, Fabio Simplicio, Taddei, Burdisso, Pizarro e gli epurati Antunes e Barusso. Diciannove stranieri in totale: un record. Senza dimenticare che straniero è il nuovo proprietario, lo statunitense DiBenedetto, e straniero è pure lallenatore, lo spagnolo Luis Enrique Martinez Garcia.
Guardando indietro, un numero così alto di stranieri cera stato nella stagione 1999-2000, primo anno della gestione Capello: 14 gli stranieri provenienti da 10 Paesi. A portare il dato alla cifra record di 11 nazioni ci pensò il giapponese Hidetoshi Nakata, arrivato dal Perugia a gennaio, con gli addii dellaustriaco Konsel e di Bartelt, Alenitchev e Choutos nel mercato invernale.