La squadra ha paura

23/09/2011 alle 10:30.

IL TEMPO (T. CARMELLINI) - Un quarto d’ora nello spogliatoio con il suo staff (che lo ha poi seguito in conferenza stampa) prima delle parole. Luis Enrique ha voluto rinfrancare la sua Roma traumatizzata dall’ennesimo pari. Diverso rispetto a quello con l’Inter. «Ovvio che sono deluso - attacca Luis Enrique a caldo - la squa

Il calcio italiano non sembra essere un trauma per il tecnico asturiano alle prese con una Roma che inizia ad assomigliargli ma non ancora del tutto. «In Spagna succede lo stesso, ma in questo caso siamo ancora lontano da quello che voglio. Però resto fiducioso e tra 72 ore c’è un’altra partita importante. Il mio lavoro sarà quello di recuperare mentalmente la squadra e migliorarla». Un elogio ai romani del gruppo: « e sono giocatori importanti che hanno dato tutto e devono essere da esempio: hanno dimostrato come ci si deve comportare in certe situazioni. Francesco ha libertà assoluta all’interno del ruolo di attaccante e l’ho visto pressare altissimo: noi facciamo quel gioco ed è ovvio che facendolo rischiamo. Dobbiamo solo migliorare. Quanto servirà? Non lo so, questo è un passo indietro rispetto a Milano, vedremo. Comunque il responsabile di tutto sono sempre io».