Roma da sballo: Lamela e tre punte

11/08/2011 alle 09:52.

CORSPORT (R. MAIDA) - La tentazione aumenta i bat­titi cardiaci e l’intensità dei sogni: Erik Lamela dentro al gioco, a cen­trocampo, alle spalle dei tre attac­canti. Di quest’idea, di quest’utopia possibile, hanno già parlato Walter Sabatini,

MODULO D’ASSALTO -Nel , che in fase di possesso palla diventa spesso 3-4-1-2, Lamela potrebbe fare l’inter­medio: alla sinistra di per sfruttare le percussioni centrali, alla destra di per rientrare sul sinistro e valorizzare il tiro da lonta­no che abbiamo apprezzato pochi giorni fa in Argentina-Messico Un­der 20. Davanti a lui avrebbe tre pun­te pure, con centrale e Bojan e mister X (ora Borriello, domani Osvaldo?) ai suoi fianchi. Troppo spregiudicato, forse. O forse no, se l’ultimo centrocampista è un corri­dore sul genere di Perrotta e se due dei tre attaccanti contribuiscono alla copertura. (...) Con lui, e Bojan contemporaneamente in campo, il piacere sarebbe assicu­rato. « è uno dei più grandi gio­catori degli ultimi 20 anni- ha detto Lamela - è un campione che ammiro non solo per quello che ha costruito nella sua carriera ma anche per la professionaltià. Sa fare tutto: cre­scendo ha persino cambiato il modo di giocare». E lui potrebbe imitarlo. In Argentina, sia nel River Plate che nelle nazionali giovanili, Lamela è stato abituato a giocare a tutto cam­po, avendo il talento scomodo del nu­mero 10 (che adesso porta anche sul­la maglia al Mondiale Under 20).(...)  Se ne parlerà al ri­torno di Lamela, che dipende dai ri­sultati dell’Argentina: la finale del Mondialino colombiano si gioca il 20 agosto.

MODULO BASE - Naturalmente Lamela potrebbe essere utilizzato anche in tutti e tre i ruoli dell’attacco. Sia da centravanti arretrato, come sta fa­cendo in questo primo mese di lavoro con Luis Enrique, sia in uno dei due posti sugli esterni. Del resto, la sua specialità è l’assist: «Amo gio­care al servizio della squadra, per i miei compagni. E’ il mio stile e non penso di doverlo cambiare, anche se so che devo migliorare in fase di con­clusione ». Con questo modulo meno spregiudicato, oltre a e a Perrotta ci sarebbe in pista un terzo centrocampista puro, magari con i piedi buoni: ad esempio Greco, che è già stato utilizzato da Luis Enrique come mezz’ala sinistra. E’ la formu­la che servirà a rasserenare i difen­sori contro i nemici più temibili.