D’altra parte, che Florenzi e compagni facessero sul serio è apparso chiaro fina da subito: nessuno ha evitato i contrasti, tutti hanno corso dall’inizio alla fine, al punto che quando Sabelli lo ha lasciato sul posto con uno scatto dei suoi poco prima del fischio finale, Pizarro l’ha guardato scappare via quasi con ammirazione. Montella schierava un 4-4-2 con Pena in porta, De Rossi nell’insolito ruolo di centrale difensivo in una linea completata da Rosi, Loria e Castellini, Taddei e Piscitella esterni di centrocampo, Perrotta e Pizarro in regia, davanti Totti e Borriello. Formazione tipo per nove undicesimi per la Primavera, che davanti a Pigliacelli aveva i soliti Sabelli, Antei e Orchi, più Amendola al posto dell’infortunato Frascatore (in netta ripresa dopo la distorsione alla caviglia rimediata in nazionale, ieri ha lavorato a parte). Falasca accanto a Florenzi in mediana (Viviani è in Polonia con l’Under 19), Caprari, Ciciretti e Dieme sulla trequarti, Montini centravanti.

Pronti via e un sinistro di Borriello sblocca il risultato, seguito dal raddoppio di Taddei, imbeccato da un ottimo cross di Piscitella. Dieme accorcia le distanze su assist di Caprari, poi Taddei firma il 3-1 mettendo a sedere Pigliacelli con una finta, prima che un contrasto al limite dell’area costringa Borriello a lasciare il campo, vittima di una contusione alla caviglia. Nel secondo tempo, Dieme dà inizio alla rimonta della Primavera chiudendo in rete una bella azione di prima avviata da Florenzi e rifinita da Montini, poi Pizarro firma il 4-2 e nell’azione successiva Orchi va a contrastare Piscitella, l’attaccante resta a terra ed è costretto a uscire. In chiusura, un sinistro di Ciciretti sguscia fra le mani di Pena e finisce in rete, mentre il pari arriva con Montini, tap-in facile facile sul perfetto taglio in orizzontale di Politano. Al di là delle condizioni di Piscitella da verificare, per De Rossi arrivano indicazioni positive: recuperati gli acciaccati Montini e Barba, Sabelli e Politano in gran forma, fiato e corsa ok. Le vacanze possono aspettare, il Milan no.