IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Due volte contro il Milan alla Scala del calcio,due gol. E altrettante prestazioni strabilianti. Ci sono stadi in cui i grandi campioni tirano fuori qualcosa in più e il rapporto di Jeremy Menez con San Siro è proprio di questo tipo. Perché, ogni volta che il talento francese ha calcato il tappeto verde del Meazza, ha rubato la scena a tutti. Compagni e avversari. «E sabato - ha detto in patria - voglio fare ancora così bene». La prima volta che si presenta a San Siro contro il Milan è il 24 maggio 2009.
Ancora al portiere brasiliano Jeremy fa gol qualche mese dopo, il 18 ottobre dello scorso anno: schierato da Ranieri titolare in coppia con Vucinic, lui ripaga la fiducia con una prestazione scintillante. Due rigori procurati, che Rosetti preferisce non dare senza che nessuno sappia il perché, e il gol che apre lincontro: al 3 regalo di Thiago Silva, Jeremy ne approfitta e batte, ancora volta, Dida. È una rete inutile, Ronaldinho e Pato ribalteranno il risultato, ma consegna alla Roma un talento incredibile. Che questanno ha trovato anche continuità, la cosa che probabilmente più gli mancava. Lui lo sa e a LEquipe dice: «In questo momento sto bene, corro, dribblo, gioco e mi diverto. E per questo penso di meritare la convocazione in Nazionale». Nessuna polemica, però, col ct Blanc: «Rispetto le scelte del tecnico, ma spero di essere chiamato per la partita del 9 febbraio contro il Brasile. Anche perché in questo momento con la Roma mi sembra di essere tornato a giocare come facevo da bambino, in strada». Si vede, verrebbe da dire, visto che anche contro il Bari è stato lui ad illuminare il gioco: «Questo però - aggiunge - non significa che mi diverta a prendere in giro gli avversari, non lo farei mai. Semplicemente, amo inventare».
Come lui, amano farlo anche altri grandi talenti francesi tutti nati nellanno di grazia 1987: «Difenderò sempre questa generazione, che ha visto nascere gente come Ben Arfa, Nasri, Benzema. Noi non facciamo domande, pensiamo solo a giocare e a fare il bene dei nostri club e della Francia». A partire già da sabato: Jeremy
è pronto, ancora una volta, a far innamorare la Scala del calcio.