CORSPORT (E. PIERGIANNI) - Poi dicono che gli italiani sono umorali, che non sanno accettare una sconfitta. In Germa nia, anzi in Bavaria, si rumoreggia: i gol di Borriello, De Rossi e Totti, e la personalità guerriera messa in campo nella ripresa dalla squadra di Claudio Ranieri, minacciano di rovesciare la panchina di Luis Van Gaal. Fantacalcio? Estremizzazioni latine?
Magari c’entra pure il deludente cammino in campionato, con un distacco siderale rispetto alla capolista, ma sembra strano considerato che il Bayern è seriamente candidato a vincere comunque il girone e ottenere la qualificazione agli ottavi di Champions con la prospettiva di rimediare una rivale “morbida”. Il fatto è che da queste parti non era mai capitato che lo squadrone bava rese finalista dell’ultima Cham pions, perdesse un match europeo dopo essere andato in vantaggio di due reti. “Quando il Bayern finalmente non ne potrà più di Van Gaal?” si è chiesto in un titolo a tutta pagina il tabloid berlinese facendo notare che il ko romano dei campioni di Germania è soltanto l'ultima pagina di una storia sempre più lunga di incomprensioni e attriti nei rapporti della dirigenza bava rese e di importanti giocatori (da Luca Toni a Franck Ribery) con l’ex “maestro” di Mourinho.
La Bild, addirittura, ci va più pesante e con apparente seraficità dice che il Bayern del tecnico olandese è stato “ semplicemente troppo stupido”. Lo stesso giornale ha boc ciato tutti gli avversari della Roma, salvando soltanto il 22enne portiere Thomas Kraft (debuttante in Champions al posto del veterano Butt) che ha cercato con bravura di arginare l’offensiva giallorossa, e Gomez (“ Super- Mario”) per la doppietta che ha dato l’illusione di avere espu gnato l’Olimpico. A questo punto, per dirla col monacense Abendzei tung, c’è aria di rottura :”Van Gaal: uno contro tutti, tutti contro uno”.
