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IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - «Se segno a Wembley mi spoglio di nuovo». Mirko Vucinic non ha dubbi: se stasera dovesse far gol allInghilterra, nella partita più difficile e affascinante del girone di qualificazione, lesultanza sarebbe perlomeno uguale a quella di venerdì sera contro la Svizzera. Il suo Montenegro, di cui Mirko è capitano, bandiera e giocatore più rappresentativo, affronterà i Leoni di Fabio Capello (che lha definito «la punta di diamante della sua Nazionale») in uno degli stadi più belli del mondo, quel Wembley recentemente ristrutturato
lesultanza sarebbe perlomeno uguale a quella di venerdì sera contro la Svizzera. Il suo Montenegro, di cui Mirko è capitano, bandiera e giocatore più rappresentativo, affronterà i Leoni di Fabio Capello (che lha definito «la punta di diamante della sua Nazionale») in uno degli stadi più belli del mondo, quel Wembley recentemente ristrutturato e che in ogni suo filo derba sa di calcio e storia. I giallorossi si presentano a punteggio pieno e Vucinic sa che in pochi se se lo aspettavano: «Nessuno avrebbe scommesso su di noi, ma meritiamo i punti che abbiamo in classifica». Vero, come è vero anche che stasera sarà una battaglia durissima: «Loro sono favoriti, ma noi non molleremo di un centimetro. Crediamo alla vittoria perché abbiamo una squadra giovane e ambiziosa, e non abbiamo paura di perdere Siamo in testa al girone, mentre lInghilterra non può permettersi passi falsi». Se il Montenegro dovesse riuscire nellimpresa, Vucinic è pronto ad un nuovo spogliarello: «La mia esultanza non è stata una mancanza di rispetto nei confronti della Svizzera - ha spiegato ieri - ogni giocatore ha il suo modo di esultare. Se dovessi segnare contro lInghilterra, sono pronto a celebrare allo stesso modo». Anche perché non è una novità per lui: era già successo il 14 dicembre 2008, Roma-Cagliari 3-2, rete decisiva del montenegrino al novantesimo, che ribatte in rete un tiro di Montella respinto dal portiere. Quando vede la palla in rete, Mirko impazzisce e si spoglia sotto la Sud, proprio come ha fatto quattro giorni fa quando il suo tocco morbido a partita prticamente finita ha regalato la vittoria al Montenegro.
Tanto che anche il suo amico Riise, dalla Norvegia, racconta «che a lui piace spogliarsi dopo un gol, lha fatto già altre volte, anche se con i pantaloncini in testa non lavevo mai visto. E uno degli attaccanti più forti in Europa - continua Riise, che ha visto lesultanza del compagno dalla hall del suo albergo - e gli piace sorprendere. Quando poi fa gol così importanti ama anche esagerare, ma se lo può permettere ». Se stasera il 9 romanista dovesse segnare, poi, rispetterebbe anche unaltra tradizione: quella che lo vede andare in gol spesso e volentieri contro le squadre inglesi. Tre, in particolare, le reti da ricordare: la prima è quella del 4 aprile 2007, Roma-Manchester 2-1. In un Olimpico stracolmo cè landata dei quarti di Champions, la squadra di Spalletti passa in vantaggio con Taddei, poi Rooney pareggia. E il 15 della ripresa, sei minuti più tardi Mirko va in gol sotto la Nord e fa esplodere lo stadio. Così come lo fa esplodere un anno e mezzo dopo, il 4 novembre, sempre allOlimpico ma contro il Chelsea. La Roma viene da un periodo negativo, contro i Blues Panucci sblocca il risultato, poi nel secondo tempo sale in cattedra Vucinic: al 5 raddoppia con un gran gol al volo che si insacca a fil di palo nella porta di Cech . Al 58, invece, "coast to coast" memorabile: ruba palla nella metà campo giallorossa, salta due avversari e insacca il gol che chiude la partita. Per farlo anche stasera pagherebbe di tasca sua, soprattutto in uno stadio che emana magia soltanto a vederlo in foto. È Wembley, dove peraltro il 28 maggio, si giocherà anche la finale di Champions League. E in quel caso il sogno di vedere Mirko Vucinic nudo dopo un gol è il sogno di ogni tifoso romanista.