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IL ROMANISTA (V.META) - La sua vita è cambiata con lormai storico gol nel derby. Oggi Marco Cassetti, trentatré anni da Brescia, si appresta a vivere la sua quinta stagione con la Roma. Solita pettinatura vagamente retro, abbronzato, il terzino si presenta davanti alle telecamere di Roma Channel mandando avanti il sorriso delle grandi occasioni. «Ma quali allenamenti, in vacanza ho pensato solo a riposarmi
relax».
In compenso, adesso è pronto a ricominciare da dove la stagione si era interrotta. Da quel "to be continued"sugli spalti del "Bentegodi". «Siamo ripartiti con la voglia di ripetere quanto fatto lanno scorso e possibilmente di migliorarlo. Un anno fa, dopo il cambio di allenatore, tutti ci vedevano allo sbando e invece
abbiamo dimostrato sul campo la compattezza di questo gruppo. Poi siamo arrivati a un passo da una cosa bellissima. Siamo orgogliosi di quanto fatto, ma lo saremmo ancora di più se riuscissimo a fare il salto di qualità».
Prima di andarsene, Mourinho ha detto che a forza di secondi posti, la Roma dovrà pur vincerlo lo scudetto:
«Speriamo arrivi il prima possibile...», sorride Marco.
Quanto è stato importante Ranieri per far ripartire una Roma che sembrava a pezzi?
«Il mister ha dato compattezza a livello tattico e questo ci ha aiutati, ma noi abbiamo continuato a lavorare come prima. Sapevamo di essere una buona squadra. Ed è stato bello riuscire a riportare tanta gente allo stadio nellultima parte dellannata».
La stagione è cominciata ufficialmente da poco più di una settimana. Come ha ritrovato i suoi compagni? «Vogliosi di ripartire. I nuovi hanno portato entusiasmo e si sono subito inseriti bene. Hanno voglia di dare una mano».
In unipotetica griglia di partenza, da quale posizione partirebbe la Roma?
«Da come avevamo finito, al secondo posto dietro allInter. In più, torniamo in Champions dopo un anno di
purgatorio e ci sarà grande voglia di fare bene».
Cassetti avrebbe forse meritato un posto ai Mondiali:
«Non voglio entrare nelle scelte di Lippi. Mi dispiace per comè andata, specialmente per Daniele. Mexes con la Francia? Sì, lo meriterebbe e anche Menez».
Jeremy ha detto di sentirsi maturato. Cassetti che impressione ha avuto?
«Se lo dice lui...Menez ha delle potenzialità incredibili. E poi non è vero che non ride mai».
Cassetti è considerato uno dei belli della squadra. Particolare attenzione destano sempre i suoi tagli di capelli, «ma per ora non ho fatto niente di particolare». In chiusura, però, un piccolo segreto lo svela: «Sì, se fosse successo (la parola "scudetto" è tabù, ndr), mi sarei tinto i capelli. Ma non di biondo...». La speranza
di tutti i romanisti è che il suo parrucchiere di piazzale degli Eroi debba farsi trovare pronto verso la fine di maggio...