CORSPORT - Er moviola. Al gusto al soprannome tipicamente romano, erano state sufficienti poche partite di quellunico campionato giocato con la maglia della Roma, stagione 1988-89, nove presenze, zero gol, per fotografarlo così, er moviola. Questione di lentezza, diciamo. E neppure le credenziali di un grande come Nils Liedholm, «è un giocatore che ha la tecnica di Maradona » disse un giorno il Barone in una delle sue mitiche performance, riuscirono a convincere qualcuno che Jorge Luis Da Silva Andrade fosse uno di quegli acquisti che avrebbero contribuito alla storia della Roma. Non fu così. Lui e il suo amico Renato Portaluppi rifecero le valigie alla fine di quella stagione che non fu certo tra le migliori del club giallorosso
Se Renato lasciò ricordi legati più al di fuori del campo che alle sue prodezze calcistiche, er moviola se ne andò in sordina, così come era arrivato, senza però che i tifosi ce lavessero più di tanto con lui. Continuò la sua carriera in Brasile prima di ritirarsi e intraprendere quella di allenatore. Carriera, la seconda, che lo ha portato sulla panchina del Flamengo nella stagione di Adriano, quella che ha riportato lo scudetto al club carioca.
Non è stato semplice rintracciarlo, er moviola non è lestissimo neppure a rispondere al telefono, alla fine ci siamo riusciti. Chi meglio di lui poteva spiegarci se la Roma ha davvero fatto laffare di questo mercato?
Andiamo subito al sodo, Andrade: la Roma ha fatto un affare a prendere Adriano? «Di più. Un affarone».
Addirittura. «E un campione. Tornerà lImperatore. E lo farà nella città e con la maglia giusta, Roma».
Adriano lha sentito prima che dicesse sì alla Roma? «Io no. Ma so che ne ha parlato con i suoi compagni del Flamengo con i quali ha un rapporto splendido».
Qualcuno dice che ha troppi problemi fuori dal campo per poter tornare ai suoi migliori livelli. «Con il sottoscritto, al Flamengo, ha disputato una stagione eccellente, è stato determinante nella conquista dello scudetto. E una forza della natura ».
Ma si parla di problemi con lalcool non ancora risolti. « LAdriano che ha avuto problemi con alcool e altre storie, non credo che lo rivedrete in Italia».
Ci scommetterebbe? «Sì. Perché Roma è una città fantastica, ma molto diversa da Rio de Janeiro. E poi nel calcio italiano cè unorganizzazione molto diversa da quello brasiliano, da voi cè un maggiore controllo. E poi al di là di qualsiasi considerazione, cè un altro fattore a vantaggio della Roma».
Quale?« La sua voglia di rivincita. So per certo che ci tiene tantissimo a dimostrare che il vero Adriano è quello dei suoi primi anni italiani, non quello degli ultimi».
Ma il problema sono stati proprio gli ultimi, con lInter è successo di tutto e di più. «Sono convinto che in Italia lAdriano di Milano non lo rivedrete più».
Andrade come ha fatto a gestirlo? «Gli ho dato una maglia da titolare e gli ho detto di fare quello che aveva sempre fatto, i gol. Ha risposto da campione».
Però ogni tanto lei lo aspettava inutilmente agli allenamenti. «E successo. Ma Rio è casa sua, ogni tanto gli capitava di assentarsi, a Roma non succederà».
Quando lo ha allenato, dal punto di vista fisico come stava? «Ha lavorato tanto e duro. Sul campo ha risposto alla grande, a eccezione di un periodo in cui ha avuto un problema fisico alla regione lombare. Allesterno ha avuto qualche problema con la stampa. Ricordo che una settimana i giornalisti lo criticarono moltissimo, lui reagì disputando una grandissima partita contro il Botafogo. In quel periodo ho capito che oltre alle qualità fisiche e tecniche, Adriano aveva anche una grande forza mentale».
Cosa può dare in più alla Roma? «Potenza fisica, tecnica, gol».
Con Adriano al top, la Roma può sfidare lInter per lo scudetto? «Penso proprio di sì. La Roma è già una grande squadra, con Adriano farà un ulteriore salto di qualità. E non dimenticate che in attacco la squadra giallorossa ha altri grandi giocatori, per esempio Vucinic».
Totti-Adriano che coppia è? « Fantastica. Hanno tutto. Totti ha una tecnica straordinaria, può mettere Adriano in condizione di tirare molte volte a partite. E se Adriano tira, spesso la butta dentro che è poi quello che serve per vincere » .
Andrade come farebbe giocare Adriano nella Roma? «Da un punto di vista tattico è un giocatore che in fase offensiva può fare tutto, anche giocare da punta unica, ha la forza per fare reparto da solo. Può giocare, poi, con una ma anche due punte al fianco, tutto dipenderà dagli equilibri che cercherà e troverà la squadra».
Si dice che attualmente sia parecchio sovrappeso. «Qualche chilo in più ce lha, ma io credo che se lavorerà duro come ha fatto nellanno che abbiamo trascorso insieme al Flamengo, gli saranno sufficienti quattro settimane per tornare al top. Inoltre quando si presenterà a Roma non dovrà ripartire da zero perché il lavoro fatto al Flamengo se lo porterà dietro».
Al posto di Claudio Ranieri, Andrade come farebbe giocare la Roma con Adriano? «Deciderà Ranieri che avrà la possibilità di lavorare tutti i giorni con i suoi giocatori. Di sicuro il tecnico della Roma avrà molte opzioni tra cui scegliere. E saranno tutte opzioni di grande qualità perché soprattutto nel reparto offensivo potrà scegliere tra grandissimi giocatori».
Allinterno di uno spogliatoio, Adriano che ragazzo è? «Lui allinterno e allesterno di uno spogliatoio, è un ragazzo splendido. Ha un cuore doro, è capace di grandi gesti di generosità. Al Flamengo tutti i compagni gli volevano bene, sono sicuro che sarà così anche alla Roma dove tra laltro troverà molti altri brasiliani alcuni dei quali lo conoscono benissimo ».
Andrade che ricordo ha di Roma? «Bellissimo. Anche se probabilmente arrivai nel momento sbagliato e in una Roma che aveva qualche problema ».
Tornando ad Adriano, Andrade sarebbe pronto a scommettere che tornerà Imperatore? «Lui Imperatore è già tornato. Lo è stato al Flamengo, senza di lui quello scudetto non lo avremmo vinto. Lo sarà anche a Roma e Roma impazzirà per lui».