Toni corre sulla via Emilia «Bologna, non ci fermi»

24/03/2010 alle 08:41.

GASPORT (M. CECCHINI) - Guardando bene, fra la Via Emilia e ilWest si possono trovare tante cose. Cantautori mai banali (Guccini e i suoi fratelli), poeti un po’ beffardi (Tassoni e i suoi eredi) ed anche pistoleri del gol dall’aria spavalda. Il bello, però, è che basta percorrere la prima trentina di chilometri per riattizzare fuochi mai spenti. È sufficiente infatti muoversi tra Bologna e Modena per venire catapultati in rivalità secolari che nel calcio, manco a dirlo, hanno trovato terreno fertile.

La cinquina Nessuna sorpresa, perciò che Luca Toni— modenese di Serramazzoni (a Pavullo ci è solo nato, causa presenza ospedale) — quando vede il rossoblù pensi un po’ anche alla storia che gli pesa sulle spalle. Anche quella strettamente privata, visto che l’attaccante è cresciuto proprio nelle giovanili del Modena ed in gialloblù ha fatto anche il suo esordio nei campionati professionistici. Dal 1994 al 1996 ha messo insieme 32 presenze e 7 gol in campionato. Quanto basta per metabolizzare quel derby emiliano che cova sotto la cenere di due categorie diverse. Non a caso, Toni ha già segnato a con tre maglie (Vicenza, Brescia e Palermo) assestandosi a quota 5. Potete avere dubbi che, guidando una Roma a caccia di scudetto, voglia non perdere l’abitudine?

Ogni 100 minuti D’altronde, i numeri sono dalla sua parte visto che, da quando veste il giallorosso, segna in media un gol ogni cento minuti circa. L’ultimo, quello che sabato ha aperto le danze contro l’Udinese. «È andata molto bene— dice l’attaccante attraverso il suo sito —. Quella è stata una bella vittoria e ovviamente sono contento di avere segnato. Adesso però dobbiamo voltare pagina, cercando di giocare una grande partita anche a , poi ci concentreremo sull’Inter. So che fra i tifosi c’è molta attesa e io voglio ringraziarli in anticipo: sono grandi».

Vucinic& Menez Nonsolo grandi, in questi giorni anche bollenti, tant’è che la voglia di tutti è quella di rivedere all’opera lo stesso tridente che ha battuto l’Udinese. Toni, Menez e Vucinic subito in campo? Pare di sì, ed in ogni caso anche gli altri due attaccanti hanno addosso grande carica. «A questo punto non possiamo più sbagliare — dice Mirko Vucinic —. Il tandem con Toni funziona e va sempre meglio». Ma se il montenegrino galleggia sulle nuvole per l’imminente paternità (nascerà ad ottobre), c’è Menez che ha fatto di nuovo innamorare tutti quelli che giuravano sul suo talento. «Sento di stare molto bene — spiega Jeremy —, adesso dipende solo da me. Devo trovare continuità. Un gol mi potrebbe aiutare, ma preferisco che il mio rendimento sia utile alla squadra. I tifosi? Mi hanno sempre voluto bene, poi se uno gioca così come ho fatto con l’Udinese è tutto più facile».

Impressioni? La Roma ha pistoleri dalla canna calda. Garantisce il più esperto dei tre, cioè Toni da Serramazzoni. D’altronde fra la Via Emilia e il West c’è spazio per tutto: anche per lo sberleffo vincente.