Progetto Roma

17/01/2010 alle 08:58.

IL MESSAGGERO - «Stiamo costruendo per oggi e per il futuro». Claudio Ranieri si sente sempre più al centro del progetto. E lo dice con semplicità all’inizio della seconda parte del torneo, dopo aver rilanciato la Roma in classifica con 32 punti in 17 gare, e nel bel mezzo della sessione invernale del mercato che si chiude a fine gennaio. Si ricomincia dal Genoa, all’Olimpico, con l’obiettivo di tornare subito in zona Champions. Ancora senza Totti, ma con Baptista tra i 18, il brasiliano che sta per passare

Sulla questione, è bene chiarirlo, svicola: «Di mercato mi piace parlare quando i giochi sono fatti. Si saprà sempre dopo se è stato fatto bene o male. E’ facile dare voti all’inizio. Poi, a distanza di tempo, magari ci si accorge che alcuni giocatori non rendono secondo le attese. I dirigenti, osannati inizialmente per un acquisto, poi magari vengono criticati. Dobbiamo lavorare per cercare di migliorare la Roma». E che, con lui in panchina da quattro mesi, sta decisamente sulla strada giusta: «Lo vedremo solo più avanti... E’ inutile parlare adesso. Sono i fatti che contano. Inizia un girone di ritorno e dobbiamo presentarci bene. All’andata finì tre a due e il meritò di vincere. Ho visto quella partita. Dovremo essere preparati».



Una mezza ammissione, sulla crescita della sua squadra da fine agosto a oggi, la fa: «Il mio bilancio è positivo. Ci siamo tirati fuori da una situazione particolare, il feeling con il gruppo c’è. La Roma comincia ad avere una mia filosofia di gioco. Per il resto contano i risultati, senza quelli veniamo mandati via. Il lavoro alla fine paga e il passo in avanti c’è stato. Manca ancora un girone, però. E gli esami non finiscono mai, ne avremo tre ogni settimana. Sono tutti esami. Dovremo essere pronti, facendo vedere di aver studiato bene».



Già da questo pomeriggio perché «il fa bene sia la fase offensiva che quella difensiva. Quando attacca raddoppia e triplica gli uomini sulla fascia per creare superiorità numerica e quando arretra si chiude con tutti i suoi effettivi, con un quattro-cinque-uno. Sarà una gara aperta, come sempre quando c’è la squadra di Gasperini, tecnico che sta facendo un ottimo lavoro». Attenzione a Suazo, a non lasciargli varchi: «Il telepass glielo faremo trovare chiuso. È molto veloce, il lo sta imparando a conoscere e presto sfrutterà le sue caratteristiche».



Tornando, invece, a Baptista, Ranieri esclude che la mancata convocazione di sia legata alla presenza del brasiliano che per il momento resta giallorosso: «Non c’entra niente. Voglio che i miei giocatori non rischino più del dovuto. Francesco ha già ricevuto parecchi falli e deve recuperare. L’obiettivo era Torino. Gli abbiamo dato una settimana per recuperare: sono fiducioso. Lo vogliamo far arrivare al meglio alla prossima settimana, quando si aggregherà al resto della squadra». Intanto, si coccola Toni: «Un professionista serio che sta bene in questo spogliatoio, davvero un grande acquisto, anche se per ora in prestito. Spero che ripeta la prova offerta con il Chievo».



«Abili e arruolati». Così l’allenatore, nel giorno del rientro di Julio Sergio, spiega la presenza tra i 19 convocati di , Vucinic e Mexes, con il francese che torna nella lista dopo un mese e mezzo, infortunio nel derby del 6 dicembre, e che ripartirà dalla panchina. Vucinic sta bene, ancora così così (se non se la sente, tocca a Brighi). «Ma mi ha dato la sua disponibilità». Quella che non gli è arrivata da Cicinho. «Ha preso una botta al ginocchio e non se la sentiva. Tanto ho già due terzini, il terzo non serviva...», ammissione da fine rapporto.