IL ROMANISTA (D. LUCIANI) - Difficilmente giocherà, però questa sarà la partita che forse si ricorderà più di tutte. Probabilmente quella di oggi contro il Genoa per Julio Baptista sarà lultima con la maglia della Roma. Venerdì laccordo con lInter non è stato trovato, ma la differenza tra i 5 milioni richiesti dalla Roma e i 2,5 offerti dai nerazzurri non è insormontabile.
Lunedì o martedì la situazione si dovrebbe definitivamente sbloccare visto che cè la voglia di venirsi incontro tra domanda e offerta. Anche oggi Baptista partirà dalla panchina, dove praticamente si è quasi sempre seduto nella sua militanza giallorossa, sia con Spalletti sia con Ranieri. Con il tecnico toscano ha toccato il punto più alto della sua popolarità nella Capitale: la doppietta al Bordeaux nel giorno del suo compleanno (1 ottobre, anche di Vucinic) e il gol vittoria nel derby del 16 novembre 2008 sembravano avergli dato un posto da titolare inamovibile. Con il suo fisico e la sua tecnica sembrava perfetto per interpretare il ruolo di incursore, lanciato da Totti. Lennesima rinascita e la continuità di rendimento assoluta di Simone Perrotta però gli hanno sbarrato la strada. Baptista non si arrese: anche se si era presentato come una seconda punta (ruolo un po difficile da ricoprire in un modulo che ne prevede solo una), ha provato a adattarsi come centravanti atipico e come esterno alto a sinistra. I risultati non sono stati esaltanti, ma neanche pessimi.
Numeri alla mano ha aperto e chiuso lanno con due gol inutili (a Palermo e Firenze), ma ne segnati altri sette davvero pesanti, come la sforbiciata da tre punti al Torino e le due doppiette alla Sampdoria. Gli saremo sempre grati per il colpo di testa con cui ha battuto la Lazio che ci ha dato il derby e cha rialzato dal terzultimo posto in classifica. Con Ranieri lunica presenza da titolare in campionato è arrivata a Cagliari; prima solo spezzoni e un infortunio che lo ha lasciato fuori per sei settimane. Il primo gol stagionale è arrivato martedì scorso con la Triestina e, a simbolo del suo buon rap orto con tutti allinterno dello spogliatoio, è stato seppellito dallabbraccio dei compagni. Un suo destro perfetto in precisione e potenza rischiò di abbattere la porta sotto la Sud, regalandoci il 3-0 finale sul Genoa lo scorso anno. Un altro gol oggi potrebbe essere il miglior modo per farsi rimpiangere da un pubblico che comunque in parte gli ha voluto bene.