Doni, il ritorno è un sogno europeo. Julio Sergio si vuol tenere tutto

03/12/2009 alle 10:53.

IL ROMANISTA (G. RICCI) - Chi segue con attenzione gli allenamenti della Roma, fuori dei cancelli del “Bernardini” o nelle sintesi di Roma Channel, si sarà senz’altro accorto in questi giorni di un Doni più determinato e grintoso. Giorno dopo giorno, il trentenne di Jundiaì sta lavorando con l’intenzione di far ricredere Claudio Ranieri, che da qualche partita a questa parte gli ha preferito come titolare Julio Sergio. Per il momento l’allenatore giallorosso è fermo sulle sue posizioni, come ha confermato anche domenica a Bergamo nella conferenza stampa post Atalanta-Roma. Quindi anche questa sera, quando sul rettangolo verde dell’Olimpico arriverà il Basilea, la scelta dovrebbe cadere ancora su Bertagnoli. Tuttavia il condizionale ..

Se non altro per l’alternanza che, com’è accaduto anche in altre occasioni della storia recente romanista, si era venuta a creare con due portieri in competizione per il posto. Basta tornare con la mente al 2005/06, anno primo della gestione tecnica di Spalletti, quando il dualismo proprio tra Doni e Curci si concluse col brasiliano titolare in campionato e l’attuale numero uno del Siena in Uefa. Andrà così pure quest’anno? Difficile, perché la forma strepitosa di Julio Sergio consiglia di non cambiare. Ma non si sa mai. Intanto Doni ce la sta mettendo tutta a recuperare il gap, come ha fatto anche nel periodo di convalescenza dopo l’intervento alla cartilagine del ginocchio che l’ha costretto ad uno stop di sei mesi.

Tra oggi e domenica, Doni potrebbe vivere sensazioni contrastanti. Un eventuale impiego questa sera col Basilea lo riporterebbe con la mente alla sua prima gara da titolare con la Roma, quella del 29 settembre 2005 nell’allora Coppa Uefa con l’Aris Salonicco (0-0). Poi però domenica c’è il derby, la sfida che vide l’allora ventiseienne Marangao debuttare in A contro la Lazio (23 ottobre 2005, 1-1) e che adesso, quattro anni dopo, vivrà invece con ogni probabilità dalla panchina. Un misto insomma di (possibili) gioie e (sicure) amarezze, da mandare giù in fretta e non pensarci troppo, con il solo intento di continuare a lavorare sodo durante la settimana. Ranieri, come ha avuto modo di affermare ieri, ha tutta una notte per fare calcoli e considerazioni. Che comunque, a meno di sorprese,  dovrebbero vedere ancora Alexander Doni relegato nel ruolo di dodicesimo.