A margine del match amichevole tra Roma e Shakhtar Donetsk, il tecnico della Roma Josè Mourinho è stato intervistato dai canali ufficiali del club ucraino. Diversi i temi trattati dallo Special One, che si è espresso su questioni di campo ma anche su tematiche di tutt'altra rilevanza. Queste le parole del mister:
Cosa significa per lei disputare partite benefiche?
Dobbiamo considerarla da due prospettive: una è quella calcistica e per noi giocare contro una buona squadra è importante. E' importante che ci si presentino delle difficoltà prima dell'inizio di una stagione. Poi c'è il lato umanitario: ovviamente penso che tutti allo stadio fossero uniti nel supporto ad un Paese che attraversa un momento difficile.
Come ha preso l'opportunità di giocare contro lo Shakhtar in un match per la pace?
Ancora, due aspetti: ho giocato in Ucraina qualche volta ma mai in Donetsk e mai contro lo Shakhtar, che è incredibile visto il numero di partite che ho giocato al livello europeo. E' stato bello giocare contro di loro, anche in questa situazione. Giocano un bel calcio e per noi è importante. E poi c'è il lato umanitario, il calcio può mostrare i sentimenti umani e quello che si è visto qui oggi è importante.
Cosa si sente di dire alla popolazione ucraina?
Non c'è niente che possa dire. Stanno dimostrando quanto sono uniti e coraggiosi. C'è poco da dire, a parte che tutti vogliamo la felicità e la pace per quella gente. Oggi abbiamo visto anche bambini ucraini sorridere, ed è quello che vogliamo vedere.
