Scontri A1: trasferte vietate per due mesi per i tifosi di Napoli e Roma. Settore ospiti chiuso a La Spezia, Lecce e Cremona

14/01/2023 alle 14:33.
piantedosi

Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha annunciato, in una conferenza stampa in Prefettura a Trieste, lo stop di due mesi alle trasferte per i tifosi di e Roma dopo gli scontri sull'A1: "Secondo l’analisi che mi è pervenuta non potrò fare a meno di considerare provvedimenti di carattere generale per le due tifoserie. Oggi pomeriggio probabilmente firmerò un provvedimento di prevenzione sulle trasferte dei tifosi di Roma e per i prossimi due mesi. Non è un provvedimento alternativo alle misure individuali dirette ai singoli autori, sia a fini di attribuzione della responsabilità giudiziaria sia al fine di assoggettare singoli partecipanti agli scontri a misure amministrative come il cosiddetto Daspo”.


Dopo le parole del Ministro, arriva anche l'ufficialità. Trasferte vietate per le tifoserie di e Roma per i prossimi due mesi. Piantedosi ha firmato il provvedimento, che diventa operativo fin da subito. Il settore ospiti della Roma sarà dunque chiuso per le trasferte di Spezia, Lecce e Cremona.

(ansa)


Arriva anche la nota ufficiale del Viminale ad annunciare la chiusura per due mesi dei settori ospiti per i tifosi di e Roma per i prossimi incontri in trasferta delle due squadre: «ll ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, in considerazione della gravità degli episodi di violenza avvenuti l'8 gennaio scorso lungo l'A1, all'altezza di Arezzo, e del concreto pericolo che tali comportamenti possano ripetersi, con conseguenti rischi di grave pregiudizio per l'ordine e la sicurezza pubblica, dopo aver preso atto delle valutazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, ha disposto la chiusura, per due mesi da oggi, dei settori ospiti degli stadi dove le società sportive e AS Roma disputano gli incontri in trasferta. Per due mesi è stata anche vietata la vendita di biglietti per l’accesso ai medesimi impianti sportivi e per gli stessi incontri nei confronti delle persone residenti nelle province di e Roma».

(interno.gov.it)

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