O' JOGO - Traguardo importante per Mourinho che domenica siederà per la 1000esima volta in panchina. Il tecnico portoghese ha commentato al quotidiano lusitano la quota tonda che lo attende per Roma-Sassuolo: "Non ho mai pensato di raggiungere le 1000 partite, né le ho contate, non me ne sono preoccupato. Ma quando mi hanno detto che ne mancavano otto o nove alle 1.000, me ne sono accorto e ho iniziato a fare i conti".
"90.000 minuti, più recuperi e supplementari...sono tanti!", ha aggiunto lo Special One. Che poi spiega: "Non è cambiato nulla in me, nella mia essenza di persona o allenatore. Tutto ciò che accade ha una sensazione di "déjá vu", sembra che tutto mi sia successo e nulla mi sorprende. In fondo, è il valore dell'esperienza, un capitale che molti tendono a sottovalutare, ma che, sia nel calcio che nella vita, ha un'importanza molto grande".
Mourinho chiarisce, qualora servisse ulteriormente, la sua mentalità: "La cosa più importante è la prossima partita, e la prossima, e la prossima e sempre la prossima...fino all'ultima".
Conclude l'allenatore della Roma: "Devo vincere la prossima partita, perché i titoli ripeterebbero sempre quello che ho già vinto. Voglio vincere le partite, voglio vincere la prossima, voglio portare con me i miei giocatori, il mio club e i tifosi. Voglio che mio club sia felice, che provi sensazioni ad esso sconosciute, secondo il nostro potenziale come società".