Mino Raiola denuncia mancati tamponi a Mario Balotelli da parte del Brescia, l'attaccante rilancia le frasi del suo procuratore sul suo profilo Instagram e la procura Figc prolunga fino a domani l'ispezione al centro sportivo del club. "Proseguono i controlli del pool ispettivo della Procura Federale, costituito dalla FIGC per verificare la puntuale applicazione dei Protocolli sanitari concernenti gli allenamenti di gruppo delle squadre di calcio professionistiche - si legge nel comunicato -. Oggi gli ispettori si sono recati presso il centro di allenamento del Brescia, dove hanno acquisito la documentazione sanitaria dei calciatori e del gruppo squadra, controllato la regolarità dell’esecuzione dei tamponi e degli esami sierologici e ascoltato il medico sociale. Considerata la complessità della situazione, l’ispezione proseguirà anche nella giornata di domani.
Con il Brescia sono 16 i club di Serie A che sono stati sinora sottoposti ai controlli, estesi da ieri anche alle squadre militanti nel campionato di Serie B con le visite ai centri sportivi di Benevento e Frosinone".
(figc.it)
Tramite un comunicato ufficiale il Brescia prende posizione: "Nella giornata odierna presso il Centro Sportivo della società Brescia Calcio a Torbole Casaglia, è stata effettuata l’ispezione federale, come da protocollo sanitario in vigore. Nel pomeriggio odierno siamo stati quindi informati del prolungamento, alla giornata di domani, dell’ispezione stessa. E’ importante sottolineare che tale prolungamento di ispezione, a quanto pare, avverrà in seguito ad affermazioni false e calunniose, pronunciate da irresponsabili e pubblicate questa mattina per mezzo stampa. Su questo aspetto specifico, è stato dato mandato ai nostri rappresentati legali di procedere e perseguire nelle sedi opportune gli autori di tali false accuse. E’ bene chiarire che la società Brescia Calcio ha rispettato e sta rispettando alla lettera le indicazioni del protocollo sanitario e si è fatta addirittura carico di assumere a tempo pieno uno specialista (con importanti costi conseguenti) per far fronte nel miglior modo possibile all’emergenza sanitaria legata al Covid-19 - si legge -.
Essere accusati di non rispettare le normative vigenti, per di più da parte di un nostro tesserato, è una calunnia vergognosa e chi l’ha pronunciata ne risponderà (sia in termini di danni economici che di immagine) nelle sedi più opportune, al fine di proteggere il lavoro e i sacrifici che il Club e i suoi tesserati stanno facendo ogni giorno. Purtroppo, come tutti sappiamo, il comportamento irresponsabile di un singolo (nelle sue varie forme), può dare origine a grossi rischi per tutti e, per questo, saremo costretti ad adottare misure di controllo ancora più rigide, sempre a tutela del Club e dei suoi rappresentanti".
(bresciacalcio.it)