Umar Sadiq, attaccante di proprietà della Roma attualmente al Perugia, in una lunga intervista rilasciata al quotidiano britannico, ha raccontato l'esperienza negativa vissuta ai Rangers di Glasgow di Steven Gerrard da luglio a dicembre dello scorso anno. Queste le sue parole: "Gerrard si è dimostrato molto diverso da quello che credevo sarebbe stato. Inizialmente non sapevo nulla del loro interesse, se la stavano vedendo la Roma e i miei agenti. Quando il mio procuratore me ne ha parlato ho espresso dei dubbi, non ero sicuro che fosse la cosa giusta da fare. Poi fu lo stesso Steven Gerrard a convincermi: mi ha telefonato tre o quattro volte, complimentandosi con me e dicendomi che sarebbe stato al mio fianco e che mi avrebbe fatto crescere. Mi ha fatto sentire importante e mi ha convinto ad accettare. Quando sono arrivato, non ho avuto neanche il tempo di sistemarmi prima che arrivasse Lafferty: è stato in quel momento che sono iniziati i problemi e la situazione è degenerata in un incubo. All’improvviso mi è stato detto che non potevo più usare lo spogliatoio della prima squadra. Mi dovevo cambiare con i bambini, poi qualche giorno dopo mi hanno anche vietato di parcheggiare l’auto all’interno del centro sportivo. Mi sentivo umiliato e continuavo a chiedere quale fosse stato il motivo di questo cambio di atteggiamento, ma non ho mai ricevuto risposta. Neanche Gerrard ha dato spiegazioni, né a me né ai miei agenti sulla ragione del cambiamento di atteggiamento. Non ho mai ricevuto alcuna risposta. Una volta mi hanno multato di ventimila sterline per un mi piace su Instagram, è stato assurdo. E i Rangers non mi hanno nemmeno pagato: devo ancora avere il mio stipendio di dicembre…".
(sunday post)