Totti: "Orgoglioso di aver scelto la Roma a vita. Il futuro? Mi immagino una squadra che vinca a livello internazionale" (AUDIO)

05/06/2011 alle 16:43.

RMC - Queste le parole di Francesco Totti all'emittente radiofonica del Principato di Monaco riguardo il premio Golden Foot vinto lo scorso anno ed altre tematiche:

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"L'emozione è tantissima perchè è stato un premio inaspettato perchè davanti a me c'erano tantissimi campioni che hanno fatto la storia del calcio, poi prendere il premio dal principe Alberto. Ho avuto la possibilità di parlarci ti mette a tuo agio, è semplice e ti trasmette tranquillità"

Sulla promenade di Montecarlo ci sta la tua impronta...

"Ci sono stato ma non avuto al possibilità di vedere l'impronta. Andrò sicuramente, tanto li rimane e sicuramente ci andrò"

Baggio, e Del Piero i numero 10 più importanti del calcio italiano...

"Hanno premiato giocatori che hanno fatto tanto nel calcio"

Non sei stato premiato con il pallone d'oro...

"La Roma ha meno visibilità di altre squadre se avessi giocato nel Real o nel Milan sarebbe stato diverso, ho fatto questa scelta di vita e sono orgoglioso, è stata una scelta di cuore"

Hai fatto 207 gol, quale secondo te il più importante?

"Ogni gol ha la sua differenza, quando giochi partite importanti ci sono gol importanti, ma per sono tutti uguali perchè conta quello che fai"

Qual'è il più bello per te?

"I primi due per importanza sono quello con l'Inter a Milano e quello al volo con la Sampdoria"

Quello che ti ha dato più soddisfazione?

"Quello a Milano"

Non quello con il Parma?

"Quello è significativo per lo scudetto e vincere quello che tutti volevano vincere e io in particolare. Aver indossato sempre un'unica maglia mi da tanta soddisfazione..."

Il giocatore a cui sei più legato?

"Candela, sono contento perchè nel calcio è difficile mantenere una forte amicizia poi lui è anche straniero e poteva essere più difficile, c'è anche il fatto che vive a Roma ed è più facile vederci e sentirci"

Il cucchiaio?

"E' una cosa istintiva, a dirlo è facile a farlo diventa più difficile. Da fuori siamo tutti bravi e capisco che siamo tutti tecnici, compreso io, in campo però è diverso, se ce l'hai bene sennò è difficile. Può succedere di sbagliare, li hai tutto da rimetterci"

Lo stadio che ti affascina di più?

"Quello dell' in Inghilterra sono tutti belli stare attaccato ai tifosi ti da qualcosa in più, ma in Italia..."

Speri di giocarci in uno stadio così?

"Non lo so, quello della sicuro! Quello della Roma spero si possa fare prima che smetto"

Quando hai cominciato pensavi di segnare così tanto?

"No, perchè prima pensavo solo a far fare gol agli attaccanti giocando trequartista, poi con Spalletti tra infortuni e squalifiche, mancanza di attaccanti, mi ha spostata in avanti e così..."

Potevano essere anche di più?

"Se avessi iniziato prima sicuramente"

Si è chiusa l'era Sensi, che rapporto è stato?

"Devo solo ringraziare la famiglia Sensi perchè per me hanno fatto tantissimo, siamo quasi entrati insieme, fortunatamente ho conosciuto una famiglia vera che ha dato tutto alla à e alla tifoseria facendo sacrifici enormi che non tutti sanno. Il rapporto umano poi va oltre il lato calcistico e lavorativo"

Come te la immagini la nuova Roma?

"Una grande Roma che possa vincere anche a livello internazionale, la cosa economica è la cosa più importante per un club, possono fare tanto e mi aspetto tanto da loro. A noi aspetta contraccambiare quello che ci danno"

Un giovane che può ricordati?

"No non c'è. Ognuno ha le sue caratteristiche, da piccolo mi dicevano che assomigliavo a Mancini o a Baggio."

Qualche giovane bravo?

"Giovani bravi ce ne sono tanti. Ho giocato con Cassano che da del tu al pallone."

Il miglior giocatore in Italia?

"Ci devo pensare..."

In Europa?

" e Cristiano Ronaldo fuori concorso, però sono sempre in quell'ambito, Real, e Manchester"

In Italia?

"Eto'o, Zanetti che a 38 anni è sempre un ragazzino e poi giovani promettenti come Pazzini"

L'Italia di Prandelli?

""Squadra giovane, rifondata e penso che possa fare bene perchè ha un grande allenatore e spero che possa ripetersi"

Con la maglietta 'The king of Rome is not dead' cosa volevi dire?

"Non è sata fatta per mia iniziativa perchè non son un tipo che fa queste cose, dopo il derby ho sentito la telecronaca di questa persona inglese e proprio in quel momento ho sentito tante cose brutte sul mio conto, mi dispiaceva e allora ho voluto rispondere sia sul campo che pubblicamente con questa magli ironica, io sapevo che quello che dicevano non era vero."

Il tuo obiettivo?

"Vincere la , il resto è tutto contorno, certo se vincessi lo scudetto non lo butto. La è l'unica cosa che mi manca e poi potrei anche smettere"