IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Ancora la Roma, anche in Coppa Italia. È Lamela a spingere i giallorossi ai quarti di finale dove già li aspetta la Juve capolista. Largentino incanta e sigla una doppietta decisiva per la qualificazione e il quarto successo di fila.
Il turn over di Luis Enrique rende in partenza meno efficace la Roma che il tecnico ha poi il merito di aggiustare tra i due i tempi. Cinque novità rispetto alla gara vinta domenica pomeriggio con il Chievo: Cicinho, Kjaer, Viviani, Gago e Greco. Probabilmente troppe, soprattutto con tre titolari diversi a centrocampo, settore che senza De Rossi e Pjanic perde in sostanza e classe. Solo davanti il reparto è confermato con Totti in mezzo a Lamela e Bojan che si scambiano spesso le posizioni. La Fiorentina sembra allinizio messa meglio (...). Ma è proprio in mezzo al campo che i viola, nella prima mezzora, vanno meglio. Lì si assicurano la superiorità di interpreti, anche perché i due terzini, a destra Cassani e a sinistra Pasqual non si abbassano mai, bloccando ogni iniziativa della Roma sui lati.
La Fiorentina ha un assetto compatto: la diga funziona. Viviani è impreciso e lento, Greco non incide e Gago non può far certo per tre, anche se è il più lucido e il più presente del settore. In dieci minuti, dallundicesimo al diciannovesimo, i viola hanno tre grandi chance che però non sfruttano. Jovetic inventa subito per Ljajic, pallonetto a scavalcare Kjaer, ma la conclusione del serbo è sballata. Ancora un lancio del primo per il secondo che entra in area e si aggiusta la palla sul sinistro: Stekelenburg respinge con il petto. Cassani soprende a destra imbucando in profondità per Behrami: dal cross basso, a parte un paio di lisci, le conclusioni di Montolivo e Jovetic, con doppio salvataggio di Cicinho sulla linea.
La Roma a metà tempo alza il ritmo. Il gruppo si ritrova e la partita cambia, anche perché alla mezzora si accende improvvisamente Lamela. Di esterno sinistro largentino allarga in area per Totti che aspetta troppo prima di calciare, in solitudine, in diagonale di destro: Neto chiude con le gambe. Subito dopo, su tocco di Cicinho, il sinistro di Lamela, sporcato, vale solo un corner. Ancora largentino da fuori, stavolta di destro: Neto blocca.
Luis Enrique interviene nellintervallo: fuori Viviani e dentro Perrotta che, da professionista esemplare, si fa trovare al top. Adesso la Roma è più aggressiva. E non a caso va subito in vantaggio. Totti, attaccando Natali, è favorito dal rimpallo. È un assist involontario per Lamela che di destro, in libertà, piazza il pallone tra le gambe di Neto e firma l1 a 0 allottavo. Jovetic, però, non si placa e costruisce subito lazione del possibile pari: da destra serve Pasqual in area che colpisce forte di sinistro. Perrotta devia in angolo. Tocca a Borini, assente dal 29 ottobre: a lasciare il campo è Bojan, poco vivace e mai capace di finalizzare in questa serata. Rossi risponde con Cerci per Ljajic (...)
Borini si presenta bene su invito di Lamela, ma Neto gli sfila il pallone sul più bello. Diventa decisivo poi quando ruba palla a Salifu, tocca in mezzo per Totti che mette Lamela davanti a Neto per il tocco più semplice di piatto sinistro per il 2 a 0 al ventunesimo. Entrano Vargas per Pasqual e Josè Angel per Cicinho con Taddei che si sposta a destra. Neto, con i piedi, regala il pallone a Borini che punta larea, salta nastasic, e realizza il 3 a 0 al trentesimo, con il portiere viola che per la seconda volta si fa passare la palla sotto le gambe. La Roma passa e trova la Juve. Lobiettivo è la decima coppa, per la stella dargento.