Suicidio Roma

28/05/2023 alle 08:13.
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IL TEMPO (T. CARMELLINI) - La Roma si butta via: un'altra volta. Il bilancio è drammatico: due punti nelle ultime quattro partite di campionato. Numeri che nemmeno la finale di coppa a Budapest contro il Siviglia possono giustificare. Da come si è messa, quella in programma mercoledì prossimo, diventa davvero la partita della vita o della morte, perché nella roulette di incastri derivati dalle varie combinazioni (coppa della Roma, della , della , eccetera), la squadra di Mourinho potrebbe davvero rimanere fuori da tutto. Non si è lasciata nemmeno una piccola tra ruota di scorta, una via di fuga qualora l'avventura in Ungheria dovesse andar male... e può succedere. Un rischio enorme che carica ancora di più le aspettative, ma che potrebbe far ritrovare società e tifoseria con un pugno di mosche in mano e niente più: sarebbe la fine di tutto, Mou via (an-che se le possibilità che resti pure con la coppa vinta al momento non sono molte, tutto comunque da decidere), ennesimo punto a capo e tutto da ricostruire: un disastro. Anche ieri a Firenze il portoghese ha giocato, giustamente, al risparmio mandando in campo diversi ragazzi, qualche riserva e risparmiando molti titolare sempre in vista della parita dell'anno. La Roma nonostante tutto è partita bene, è riuscita anche ad andare in vantaggio in quella che al Franchi era sembrata essere più un'amichevole di fine stagione che non una vera partita che mettesse in palo qualcosa. E invece in palio c'era molto, oltre che alla faccia: salvarla non fa mai male. Ma dopo il vantaggio firmato (gran cosa di
Belotti e ottimo assist di Solbakken), la Roma, invece di chiuderla (e di occasioni ne avute molte) è rimasta lì ad aspettare al piccolo trotto incassando l'inevitabile ritorno della . Da un certo punto in poi, nonostante qualche cambio «armato» da Mourinho, la Roma si è chiusa alle corde come un pugile suonato e alla fine in tre minuti si è fatta rimontare e poi sorpassare da una anche lei con nulla più da chiedere alla stagione se non l'ultimo atto della Conference League. Il bilancio è troppo poco per una squadra che pensa di avere ambizioni per il futuro e che invece continua a immolarsi sull'altare della «finalissima». I romanisti ormai sono in apnea, partono i riti, le vecchie cabale e l'assalto a Budapest da oggi è iniziato: o la va, o la spacca!

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