Il derby oggi pomeriggio alle 18 all'Olimpico di Roma, Italia-Inghilterra giovedì prossimo alle 20.45 al Maradona di Napoli. Su questi due eventi gli occhi dell'apparato della sicurezza sono aperti da diversi giorni: per circoscrivere i rischi.
Chiamatela pure la nuova emergenza del tifo ultrà e delle violenze scatenate dalle sue frange più estreme, anche attraverso vere e proprie azioni criminali: è la rete internazionale di rapporti o rivalità accesissime ad alimentare tutto questo, una rete che si interseca con gli eventi sportivi. Uno spaccato che l'impegno dell'Italia di giovedì prossimo può solo amplificare in termini di presenze "pericolose" dall'estero.
Dei duemila tifosi inglesi attesi qualcuno avrà scelto di anticipare il viaggio (per esempio gli ultrà del West Ham hanno rapporti consolidati con quelli della Lazio). Sotto questo aspetto sono attese presenze da Sofia (Levski), Madrid (Real) e Cracovia (Wisla), sempre legate al mondo biancoceleste, mentre per sostenere la sponda giallorossa arriveranno da Zagabria (Dinamo), Atene (Panathinaikos) e ancora Madrid (ma sponda Atletico). Da ieri sono giunte segnalazioni su una presenza serba che dentro questa cornice può rendere il clima ancora più incandescente.
II ministro dell'Interno Piantedosi l'altro ieri ha chiesto attenzione massima, le forze dell'ordine in campo stanno lavorando in tale senso e su più fronti, alimentando le relazioni internazionali attraverso la Digos della Questura di Roma e la rete di informazioni del Crims e del Dipartimento della pubblica sicurezza. Le ultime informazioni hanno consigliato un potenziamento dei servizi nell'area calda di piazza Mancini.
(Corsport)