LEGGO (F. BALZANI) - Quando si è in crisi, ripensare a un ex viene quasi spontaneo. Avviene anche nel calcio dove Chelsea, Inter e Real Madrid sono pronte a fine stagione al ribaltone in panchina. E non va affatto dimenticato il Psg, con Campos deciso a esonerare Galtier.
Tutti top club, tutti con l'idea Mourinho, tutte grandi città. A Londra il futuro di Potter sembra segnato. A Madrid sono pronti a salutare Ancelotti, destinazione Brasile. Anche se si potrebbe puntare su Raul che sta facendo benissimo con il Real Castilla. Per ora nessun contatto. Ma la paura a Roma comincia a salire soprattutto dopo le parole dello Special One che da giorni chiede un confronto diretto coi Friedkin. Non ha perso la voglia di vincere con i giallorossi, in una città che adora. Ma per farlo servono sforzi comuni, e al momento questa volontà non viene ravvisata da Mou che a marzo prenderà una decisione definitiva. Intanto dall'Inghilterra rimbalza il nome di De Zerbi come sostituto. Una situazione complicata che non influisce sui risultati. Domani (quel che conta di più) c'è una rimonta da compiere. Col Salisburgo la Roma proverà a ribaltare lo sfortunato 1-0 dell'andata per accedere agli ottavi di Europa League. Recuperato Pellegrini, restano in dubbio Dybala e Abraham che oggi sosterranno il provino decisivo. La Joya ieri ha svolto ancora individuale ma vuole esserci, l'inglese potrebbe giocare con una mascherina al carbonio per proteggere l'occhio. Al momento è più probabile che giochi l'argentino. Mourinho parlerà alle 19:30. «Perché obbligato», come ha ribadito domenica. Perché in questo momento il silenzio dei Friedkin sta diventando troppo anche per lui. «La mia convinzione è che anche l'anno prossimo Mourinho sarà allenatore della Roma», ha però assicurato ieri sera il Ceo Berardi.
