Se il gol è l’essenza del calcio, ci piace pensare che ci sia una sorta di giustizia calcistica nell’immaginare che la delicata sfida tra Fiorentina e Roma per l’accesso alla Europa League metta in vetrina Arthur Cabral e Tammy Abraham. I trentamila spettatori del Franchi non toglieranno gli occhi di dosso al centravanti viola. Arrivato per sostenere – con Piatek – la pesante eredità di Vlahovic, finora ha segnato 2 gol in 9 incontri. Troppi i 15 milioni spesi per lui? Per la dirigenza no. Infatti, mentre nelle prime 7 partite dal suo arrivo aveva giocato da titolare soltanto una volta, nelle ultime sei è arrivato il sorpasso. Come caratteristiche in fondo, rispetto al polacco, l’ex del Basilea ha caratteristiche più simili al serbo passato alla Juventus. Chi non ha dubbi sulla titolarità nella prossima stagione è Abraham. Il centravanti inglese, che sta per arrivare a 50 presenze nella Roma, ha già realizzato 25 reti stagionali. Mai nessuno, al primo anno in giallorosso, ha mai segnato così tanto. Però un traguardo Tammy deve ancora santificarlo: essere l’inglese che ha trovato più reti nel nostro campionato. Il primato per il momento resta quello di Gerry Hitchens, che nel 1961-62 mise a segno 16 gol in campionato. Abraham è ad una sola lunghezza di distanza e perciò, esattamente 60 anni dopo, in Serie A potrebbe esserci un nuovo re d’Inghilterra. Un primato doppio, perché per Tammy sarebbe anche primato personale. Certo, anche l’ex del Chelsea giovedì ha finito la partita stanchissimo, tanto da chiedere più volte il cambio senza che Mourinho lo accontentasse. «Anche sugli angoli difensivi, uno come Tammy può essere indispensabile», ha spiegato lo Special One. Tutto vero. Ed è per questo che, dall’inizio o in corso, la Roma avrà bisogno di Abraham.
(gasport)