Tammy Abraham è un vento Forza Venti, come i suoi gol stagionali, che ieri hanno fatto riassaggiare alla Roma la speranza Champions. Da metà gennaio i giallorossi sono la squadra che ha raccolto più punti, ma per farlo c'è bisogno di un centravanti e nei top 5 campionati europei solo Nkunku, Mbappé e Lewandowski hanno segnato più della punta della Roma. A fine gara si percepisce il clima positivo in casa Roma, quando Mancini riferisce la battuta scherzosa di Mourinho: "In panchina non torno più, visto che senza di me avete fatto 6 punti in due partite". Grande merito va ad Abraham, che racconta: "Questa vittoria per noi significa tanto e alla fine abbiamo festeggiato tanto. Dopo la sconfitta con la Juve è cambiata la compattezza, basta vedere come abbiamo lottato stavolta. Qualche mese fa avremmo preso gol negli ultimi minuti. Per questa squadra do tutto. Avevo attraversato un momento difficile nella mia carriera e la Roma mi ha dato fiducia. Sono felice di ripagarla".
Mancini aggiunge ancora: "Se giocassimo sempre così, saremmo primi in classifica. Dopo la partita col Verona ci siamo guardati negli occhi. Stavolta erano tre punti fondamentali per rimanere attaccati al treno Europa. Ora ci siamo. Dobbiamo sbagliare il meno possibile". Concorda Smalling, secondo il quale "era una partita da 6 punti". In casa Atalanta, invece, Gasperini decide ancora una volta di non parlare e a lamentarsi ci pensa Pessina: "La Roma ha fatto una gran partita e a noi manca lucidità davanti, ma non ho capito il metro arbitrale. A nostro sfavore sono stati fischiati 5-6 contatti spalla a spalla. E poi perché non andare a rivedere il fallo di Abraham su Demiral? Non deve essere un alibi, però poteva essere qualcosa in più del giallo. Era un brutto intervento, eppure gli arbitri ci dicono sempre che non tirerebbero mai gialli o rossi se non quando vedono che possiamo farci male. Questo è un caso del genere". Parla anche il dg Marino: "I dati del match indicano una prestazione positiva. Meritavamo di più, ci è mancata solo la finalizzazione. Il campionato è lungo, ci sono diverse squadre per il 4° posto, ma noi ci teniamo, così come alla Europa League. La Roma è nata per stare in alto, eppure l’abbiamo messa alle corde per trequarti della partita".
(gasport)