COSTANZO: "Mi mancava solo la Roma. Non vedo l'ora di conoscere Mourinho, chiamerò Totti"

11/06/2021 alle 07:48.
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GASPORT - La Roma ha scelto Maurizio Costanzo come advisor per le strategie di comunicazione del club. Il giornalista  è consapevole che questo non sarà un ruolo facile, soprattutto in una città come Roma... «Eh, so bene quanto questa piazza sia complessa da gestire quando si parla di calcio. Poi per me è un mondo lontano».

Ci racconta com’è nata la cosa?

«Chiacchierando con l’a.d. giallorosso Guido Fienga. È stato lui a farmi poi incontrare i due Friedkin, padre e figlio».

E come le sono parsi?

«Sono molto simpatici e ho notato che stanno sempre attenti a quello che dicono. Ho spiegato quello di cui mi sono occupato nella vita e quello che faccio adesso e la cosa è andata in porto. Ho firmato mercoledì».

Di che cosa si occuperà?

«Dei rapporti con giornali, radio e tifosi. Devo ancora capire bene come muovermi, mi sto guardando intorno».

Ha già in mente qualche strategia particolare?

«Il mio obiettivo è soprattutto quello di saldare il rapporto tra i tifosi e il club. Ho in testa diverse iniziative: il primo desiderio che vorrei esaudire è quello di trovare il tifoso della Roma più anziano, mi piace l’idea di mettere le mani nella storia e nella tradizione che questa squadra ha. Poi mi piacerebbe fare qualcosa a Natale, pensavo a degli alberi giallorossi... Senza dimenticare lo slogan che voglio lanciare: “Mejo ‘a Roma”».

Quasi venti anni fa è stato fondamentale nel far scoprire agli italiani la vena ironica di , tra ospitate al “Maurizio Costanzo Show” e il libro di barzellette.

«È vero e lo rifarei domani».

Siete molto legati, lo ha già sentito?

«Non ancora, ma lo farò presto».

Per saldare il rapporto Roma-tifosi riaverlo in società non sarebbe male. Lei lo vorrebbe?

«Ci parlerò...».

Si dovrà poi confrontare con José Mourinho.

«Ancora non ho avuto modo di sentirlo, lo incontrerò a luglio, ci annuseremo e cominceremo a parlare. Sono sicuro che troveremo insieme la strada giusta da percorrere. Poi ognuno fa il suo mestiere».


CORSPORT - Il giornalista ha rilasciato alcune dichiarazioni anche al quotidiano romano. Le sue parole: “La Roma? Non svelo nessun segreto se dico che sono romanista da sempre e che, anzi, più passa il tempo più mi affeziono. Si diventa selettivi con gli anni. La donna con cui dividi l’esistenza, i figli, i nipoti, le persone con cui lavori da sempre, le tartarughe, i cani, i gatti e la Roma. Mancava solo lei nella mia vita di tutti i giorni. Mi ha fatto soffrire, mi ha fatto tanto inorgoglire, è venuto il momento di fare qualcosa per lei e per la sua gente. Sarei felice in particolare che la Roma potesse avere quanto prima il suo stadioNon vedo l’ora di conoscere Mourinho e di parlarci. Mi sembra uno molto in gamba. Non so se è di tante o poche parole, ma so che parla tutte le lingue del mondo, ora mi aspetto che impari anche il romanesco... Ho conosciuto i due Friedkin, padre e figlio, e mi hanno fatto una bellissima impressione. Grande intesa anche con Fienga. Ho capito che mi piacerà lavorarci insieme“.

La sua prima volta con la lupa ufficiale nel panciotto. “È il mio primo impegno ufficiale con la Roma. Ho conosciuto Franco e Rosella Sensi. Volevano tanto che io andassi allo stadio, ma io mi sottraevo. ‘Se vengo e la Roma perde divento uno iettatore’“. Un ricordo che ancora lo invade di benessere. “La sera in cui la Roma vinse lo scudetto mi telefonò Fabio Capello. ‘Sei contento?’, mi chiese. Contento? Mi sentivo un papa“. Chiude con uno slancio che gli parte al momento. “Per i vent’anni del Costanzo Show sono venuti da me ospiti Fabio Capello e la Roma di allora al completo. A novembre faremo i quarant’anni. Invito sin da ora José Mourinho e la sua Roma“.

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