Mou, un tesoretto preso in prestito

19/05/2021 alle 07:28.
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La pandemia ha ormai stravolto i principi originari del Fair Play Finanziario. E ora, aspettando regole definitive, la sensazione all'interno delle società è che l'orientamento si stia spostando ad una più vaga richiesta di investimenti senza sprechi, alla quale potrebbero aggiungersi clausole come il salary cap e una luxury tax da condividere con il sistema. E questo in ottica Roma agevola il compito di Pinto che non avrà come i suoi predecessori l'obbligo di rientrare di decine di milioni entro il 30 giugno. Il piano di Pinto è chiaro: cedere quanto prima questi calciatori (ai quali aggiungere i vari , Perez, Pastore...) per avere poi più margine di manovra sul mercato. Rispetto agli scorsi anni, quando la quantità degli acquisti prevaleva sulla qualità, in estate accadrà il contrario. Tradotto: la volontà è quella di dirottare il budget a disposizione, verso quei 2-3 colpi che possano realmente alzare la competitività della squadra. Va poi risolta la questione prestiti: i 6 calciatori più rappresentativi pronti a tornare, pesano sulle casse circa 30 milioni lordi di stipendi. L'unico affare delineato è quello di , per il quale il Psg vanta un diritto di riscatto a 9 milioni. Per gli altri bisogna ancora trovare una soluzione (Olsen, Nzonzi, Under, Kluivert, Coric, Bianda)

(Il Messaggero)