La sentenza del Tribunale della Federcalcio non è un’assoluzione, è una condanna. Partiamo da questo dato di fatto, altrimenti c’è il rischio di fare confusione, che nel calcio italiano è sempre pratica diffusa. Al presidente Lotito sono stati inflitti sette mesi di squalifica. Un anno ai due medici sociali, Pulcini e Rodia, che alla fine sono quelli che escono peggio dalla vicenda tamponi. Quanto basta insomma per certificare che il club non soltanto non ha rispettato i protocolli di legge, ma ha anche messo a rischio la salute dei giocatori della Lazio e quella dei giocatori avversari [...].
Certo c’è da sottolineare come la richiesta del procuratore federale, la sentenza stessa, non siano per nulla coerenti con il voluminoso impianto accusatorio accertato da Chinè in sede di indagini. Se le violazioni erano quelle contestate in partenza, così numerose e così gravi, la conclusione ha il sapore sgradevole della contraddizione, per usare un eufemismo. Con i sette mesi Lotito può continuare, guarda caso, a ricoprire cariche federali [...].
(Gasport - S. Barigelli)