(...) Mister Friedkin, un nuovo Stadio tutto giallorosso si può fare? Certo. Basta avere i soldi e un’area realmente adatta: dal punto di vista idrogeologico, urbanistico, trasportistico, ecc.
Lei punta ancora sull’ex Ippodromo Tor di Valle? Allora deve sapere un bel po’ di cose molto complicate. Quell’area è una delle più “difficili”, incoerenti, fragili di tutta Roma, come succede lungo le rive del Tevere. E’ stata qualificata come R4 e dunque “non trasformabile” se non realizzando opere idrauliche fondamentali. Anzitutto, la messa in sicurezza del fosso di Vallerano, che ogni anno straripa e allaga la vicina Decima, ma, secondo gli esperti, è soltanto ad opere realizzate che si potrà stabilire se ci si può costruire e fabbricare sopra. Ne va di mezzo l’incolumità pubblica.
Lei chiederà, al pari di Mr. Pallotta, al Comune di autorizzare come “condimento” un bel po’ di metri cubi di grattacieli e altro, prima quale zona mista (direzionale/residenziale), poi come centro direzionale e commerciale, il Business Park?
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Il sito scelto di Tor di Valle (l’Ippodromo del trotto è stato da tempo unificato a Capannelle con quello del galoppo, con una propria pista) è difficilmente accessibile, non dotato di ferrovie o metro sufficienti come prescrive il Prg di Roma. Di qui la necessità di opere pubbliche costose (attenzione, mi riferisco a stime del 2017): 1) prolungamento della metro B da Magliana a Tor di Valle, costo oltre 68 milioni; 2) collegamento pedonale con la stazione Magliana (linea FL1), costo 12,6 milioni; 3) adeguamento Via Ostiense-Via del Mare (una delle più pericolose d’Italia), 66,3 milioni; 4) nuovo raccordo all’autostrada Roma-Fiumicino, 103,6 milioni; 5) interventi per ridurre il rischio idraulico del fosso Vallerano, quasi 16 milioni (preliminari a tutto però). Totale, oltre 266 milioni del 2017.
Con quali problemi? 1) Il prolungamento viene giudicato dai tecnici impossibile poiché pregiudicherebbe il funzionamento della Metro B all’Eur; 2) tale collegamento è invece confermato, anche se dalla Magliana Fs allo Stadio a piedi bastano 15-20 minuti; 3) un gran pasticcio: un primo tratto della Via del Mare sarebbe unificato alla Via Ostiense, poi le due arterie si dividerebbero di nuovo dal bivio per lo Stadio a Viale Marconi; 4) il problema è già risolto dal progetto per il nuovo Ponte dei Congressi; 5) opera idraulica prioritaria e di sicuro interesse pubblico. Oltre la quale ci sono le idrovore per l’acqua piovana: altri 9,6 milioni.
(...) I Parnasi e Pallotta scelsero dunque un’area fra le più “difficili” sul piano idraulico e idro-geologico. (...) Un’area “impiccata” a Roma come nessun altra fra ansa del Tevere e torrente Vallerano, con le idrovore a pompare acqua tutto il giorno, strade anguste e ponti che non ci sono, men che meno la ferrovia, unica arteria la Via del Mare una delle più mortali d’Italia…Ma come si fa ad insistere evitando accuratamente di usare qualche grammo di buon senso? Mister Friedkin, stia attento, qui lo stadio rischia di non farlo o di farlo malamente e chissà quando.
(huffingtonpost.it)