Romani in crisi. Ora è Pellegrini

22/02/2020 alle 14:05.
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IL TEMPO (F. BIAFORA) - Il momento più difficile da quando è tornato alla Roma dopo l’esperienza al Sassuolo. Uno dei simboli della crisi giallorossa è certamente Lorenzo Pellegrini, uscito tra i fischi di parte dello Stadio Olimpico dopo l’ennesima prestazione deludente da inizio 2020. Il numero 7 romanista dal gol di tacco al derby della passata stagione è diventato uno dei punti fermi dello scacchiere tattico di Di Francesco, ricevendo poi l’investitura anche da parte di Fonseca, ma oltre alla doppietta con il Parma e alla buona gara disputata contro il Genoa c’è poco altro da salvare in questo ultimo periodo negativo dell’intera squadra. La stagione di Pellegrini è stata positiva fino alla sosta di Natale, nonostante le difficoltà nel trovare la via del gol e un infortunio al piede - l’allenatore ha smentito qualsiasi strascico - che lo aveva costretto a saltare nove partite e a finire sotto i ferri. Con l’arrivo del nuovo anno la Roma è caduta in un profondo blackout e il suo trequartista non è riuscito a mostrarle la strada che portasse alla luce, risultando anzi tra i peggiori e ricevendo il plateale disappunto del pubblico romano, che da lui si aspettava ben altre prestazioni. Il classe 1996 è chiamato, sin dalla partita contro il Lecce, ad invertire questo trend, anche in vista dell’Europeo, dove spera di ritagliarsi un ruolo da protagonista. Fonseca ha cercato di spiegare le difficoltà del ragazzo, che sta sentendo il peso e la responsabilità di essere un giocatore romano e romanista. Un fardello che a gennaio aveva già portato all’addio in prestito di Florenzi e che evidentemente in questo periodo storico non porta particolare fortuna ai calciatori cresciuti nel settore giovanile di Trigoria e riusciti poi a ritagliarsi un ruolo di primo piano in prima squadra. Il tecnico portoghese ha ammesso di aver parlato con Pellegrini al fischio finale del match con il Gent e anche ieri - è una sua consuetudine parlare con i singoli dopo gli allenamenti - ha cercato di sollevare il morale del suo giocatore, ferito dai fischi del pubblico (sui social si è scatenata la polemica tra chi li ha condivisi e chi avrebbe evitato). Pellegrini, rincuorato anche dal suo procuratore Pocetta presente all’Olimpico (la palla rinnovo passerà nelle mani di Friedkin), vuole riscattarsi e ripagare la fiducia di chi ha sempre creduto nelle sue potenzialità.