IL MESSAGGERO - L’amministratore
della Roma Guido Fienga ieri è stato ascoltato dalla Procura federale per il caso legato al direttore sportivo Gianluca Petrachi e la sua presunta collaborazione con il club di Pallotta mentre vestiva ancora i panni del dirigente del Torino. L’ad giallorosso ha portato avanti la tesi difensiva della Roma definendo una scivolone linguistico e un modo per accreditarsi davanti a una nuova realtà calcistica, la frase di Petrachi relativa a Dzeko: «Quando a maggio ho incontrato l’Inter per l’attaccante ho fatto il mio prezzo». Assieme a Fienga c’era anche Pantaleo Longo (ex segretario generale del Torino, ora alla Roma) e l’avvocato Antonio Conte.
ARCHIVIAZIONE LUNGA - I tempi per passare all’archiviazione erano scaduti lo scorso 29 novembre e la procura federale presieduta da Giuseppe Pecoraro, ha scelto di procedere con un supplemento di indagini che possono durare 30, 60 o 90 giorni. Un periodo che sarà segmentato in base alla disponibilità di chi dovrà essere
ascoltato. E tra le persone che potranno essere convocate per un’audizione c’è anche il dirigente dell’Inter Giuseppe Marotta, il pre- sidente del Torino Urbano Cairo e alcuni procuratori come quello di Dzeko ma anche di Greco e Bucri ceduti a titolo gratuito ai granata. I tempi per una risoluzione della questione, dunque, appaiono ancora lunghi. La decisione della Corte di Giustizia potrebbe arrivare anche al termine del mercato invernale lasciando libero il ds di poter operare serenamente.