Prima Ranieri che di fatto si schiera dalla parte del suo capitano, poi due audio di De Rossi che nello spazio di una mattinata fanno il giro dei telefonini di Roma (e non solo), e che certificano le ricostruzioni contrastanti del capitano e della Roma. (...)
Dopo le 48 ore precedenti (già caldissime di per sé), ieri il via è stato dato dalla conferenza di Ranieri. Dove, di fatto, di Sassuolo-Roma non si è parlato. Il campo principale, come è ovvio, è stato la situazione di De Rossi. « (...) Se fossi rimasto anche il prossimo anno avrei detto: “Io lo voglio ancora”. So che giocatore, uomo e capitano è. Nel calcio esistono tanti modi di essere leader, lui è quello ideale. Ragiona sempre di squadra e mai per ego personale».
Concluse le parole di Ranieri, ecco che iniziano a girare i due audio di De Rossi, diventati presto pubblici anche su social e siti. «Ho detto: voi dite che sto male? Allora datemi centomila euro a presenza. Se faccio dieci gare è un milione, con 30 tre milioni, con zero gioco gratis. Che problema c’è? Al che Fienga mi dice: è quello che ti volevo offrire io, più un bonus fisso. Ma è un discorso nato e morto così, mentre mi diceva che non mi avrebbero tenuto. Dopo 40 minuti sono a casa, mi richiama: “Ho parlato con il presidente, se è così va bene”. Ma come va bene? È un anno che non ci parliamo, nessuno mi offre niente e ora mi dite: “Se vuoi farti il contratto fattelo...”».
(...) E qui nascono le versioni contrastanti, perché da Trigoria trapela che tra la Roma e il giocatore c'erano stati precedenti incontri per informarlo delle strategie del club. Colloqui in cui lo stesso De Rossi, infortunato, mostrava dubbi sulle sue scelte future. (...) In più, per la Roma non ci sarebbe mai stato alcun ripensamento. Anzi, Pallotta – saputa l’idea del contratto a gettone – avrebbe chiesto ai suoi di ringraziare Daniele, declinando. E offrendogli invece aiuto rispetto alla sua idea di giocare nella Mls visto che alcuni soci sono azionisti di club americani. (...)
(gasport)