De Rossi: "E' il momento di giocare gare maschie, il resto verrà"

07/04/2019 alle 15:30.
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Un lampo. Quello di ieri contro la Samp, quello che sancisce la perfetta consonanza d’interessi tra la Roma e se stesso. Sì, è ancora possibile credere al quarto posto, che porta in dote la qualificazione per l’Europa che conta e, perché no, quel rinnovo di contratto che prolungherebbe ancora per un anno la favola di un infinito Capitan Futuro. Lui lo vuole e la società è pronta ad accontentarlo, se il fisico (provato) reggerà.  Non è un caso che dica di : «È l’anima di questa squadra, il capitano, l’uomo che si gasa e gasa i compagni. È un condottiero, io ho bisogno di leader, tutti lo seguono. È importante per Roma e per la squadra». Proprio vero, ed infatti le parole di - che in campionato non segnava dal marzo 2018 e in trasferta dal maggio 2017 - sono uno squillo di tromba. «Seguo quello che dice il mister, faccio il portavoce. La vittoria serve al morale della squadra e della gente. Siamo contentissimi, l’altro anno ero venuto qui a spiegare in conferenza un’espulsione che c’era costata due punti e quest’anno c’è stato un gol che ce ne dà due in più. Sono contento dell’approccio, si può giocare meglio e ci arriveremo, ma c’è poco tempo, si devono portare a casa più punti possibili. Ci dispiace essere usciti dalla ma questo ci permette di preparare le gare e rifiatare. Forse non si gioca ancora come vorremmo, ma se mettiamo tutto sarà difficile per gli avversari venire a Roma e passeggiare. Lo spirito di stavolta finora è mancato. Quando c’è poco tempo per arrivare a mettere in difficoltà le squadre col gioco, allora bisogna tirare fuori quello che c’è dentro per fare partite maschie».

(gasport)