Ranieri: "Roma devi reagire"

30/03/2019 alle 14:50.
as-roma-conferenza-stampa-dellallenatore-claudio-ranieri-2

IL TEMPO (E. MENGHI) - La filosofia del «do ut des» e la nuova routine della conferenza anticipata in perfetto stile inglese «perché aiuta a concentrarsi di più sulla partita». Sir ha poco tempo per compiere la sua missione, mandare la Roma in , ma ci sta provando con le migliori strategie che conosce, dalla comunicazione al campo: «Se mando un messaggio forte, mi aspetto una risposta forte: un allenatore non fa nulla per nulla». Lui ha ricordato a tutti che, se non dovesse essere centrato l’obiettivo, molti dovranno cambiare aria e fino ad allora sono chiamati a dimostrare di valere tanto quanto guadagnano, i giocatori una prima reazione ce l'hanno avuta e pure gli acciaccati hanno espresso la volontà di esserci contro il per far vedere di meritarsi maglia e stipendio. «Ho la piacevole visione - conferma - che tutti vogliano giocare e vogliano esserci in questo momento di difficoltà. Finalmente ho rivisto lo spogliatoio pieno e i calciatori propositivi». è uno di quelli a cui basta un allenamento in gruppo per dirsi pronto, ma i calcoli poi li fa chi decide, tenendo conto non solo della stretta attualità: «Ho diversi giocatori che stanno rientrando, ma non sono al 100% e non posso mettere insieme tutti gli infortunati. e Kolarov sono due pezzi da novanta, sarebbe una grossa gioia ritrovarli. Kostas mi ha già detto che vuole giocare, ma devo valutare bene tutto. Non ci sarebbero problemi per e Marcano. Da chi gioca nella Roma mi aspetto sempre cose importanti». È qualcosa in più da Olsen, criticato qui e in patria, ma comunque stimato da , che non ha dubbi tra lui e Mirante: «Non è in discussione la sua titolarità, Robin ha la mia fiducia». Oltre al compito di rendere meno brutta la statistica secondo cui la squadra giallorossa è quella che in Serie A ha mantenuto meno volte di tutte, appena una, la porta inviolata nelle gare casalinghe. Non dovrebbe essere un'eccezione, ma una regola non prendere gol per una candidata alla : «Credo che questa squadra abbia le potenzialità per stare tra le prime quattro. Davanti e dietro spingono forte, quindi mi auguro che i miei giocatori reagiscano forte alle avversità. Io sapevo dove arrivavo, sapevo che era una situazione eccezionale e spero si possano cogliere i frutti del mio lavoro».  si è ritrovato a gestire uno «scazzo», come dice lui, tra ed e l’ha ridimensionato: «Avviene in ogni famiglia, ora è tutto a posto. Stephan l'ho sostituito per una questione tattica: non faceva le cose che gli chiedevo e ho inserito ». Cambio
che confermerà dal 1’ domani, chiedendo uno sforzo difensivo all’argentino: «Il con è più verticale e va subito al dunque. Dobbiamo essere molto attenti». E rispondere sul campo.