Ferrara amara: le urla di Ranieri ai suoi senatori

18/03/2019 alle 13:09.
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LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Il giorno dopo il disastro di Ferrara, è un imbarazzato silenzio a farla da padrone nel sempre più caotico mondo Roma. Mentre Monchi, a dieci giorni dal suo prematuro addio alla Capitale, si presenterà oggi all’ora di pranzo davanti alla stampa per il suo clamoroso ritorno a Siviglia, i giallorossi si interrogano su una stagione che rischia concretamente di terminare senza l’ingresso in zona . I tifosi, sui social, si accaniscono contro l’ex ds spagnolo, reo di essere scappato a stagione in corso, dopo aver fatto acquisti costosi che non stanno rendendo come si immaginava (Schick, Pastore, Nzonzi, Santon, Marcano, Karsdorp, Coric, giusto per nominarne alcuni). A Siviglia parlano del “Ritorno del Leone”. E nella capitale i social rinfacciano a Ramon di “essere fuggito più come un coniglio”, dopo “aver illuso la gente non riuscendo a mantenere la promessa di portare tutti al Circo Massimo”, come da sua frase pronunciata due estati fa nel ritiro di Pinzolo. Ma dentro Trigoria i problemi adesso sono altri, non certo il ritorno a Siviglia di Monchi, visto che non partecipare alla la prossima stagione, farebbe rima con ridimensionamento. Ulteriore. «Ho detto ai giocatori che in molti dovranno cambiare aria se non si impegnano e non entriamo tra i primi quattro», l’ammissione di un infuriato, che si aspettava molto di più sul campo da giocatori pagati tanto e con una grande esperienza. Vedi (che ieri ha festeggiato i suoi 33 anni a Sarajevo con gli amici), apparso molto nervoso contro la Spal, uno di quelli che avrebbe dovuto fare la differenza, evitando una sconfitta (2-1) che pesa come un macigno sul cammino giallorosso. si è scagliato contro i suoi nello spogliatoio di Ferrara, urlando a tal punto a far addrizzare le orecchie a chi si aggirava nei corridoi dello stadio Mazza. Il tecnico romano alza la voce contro i suoi, contro i big che lo hanno subito tradito con una prestazione imbarazzante, anche se è consapevole che le condizioni fisiche del gruppo sono un fattore che incide tantissimo su questo finale di stagione. Adesso arriva la sosta del campionato. Da una parte, è un bene perché permette di far riposare testa e muscoli della squadra; dall’altra, un male, perché per due settimane si lavorerà col peso della sconfitta di Ferrara addosso. I giocatori sono attesi a Trigoria mercoledì, senza i vari nazionali. E farà la conta degli acciaccati. Alla ripresa, la Roma troverà il , all’Olimpico: impegno complicato, sicuramente il meno indicato per un gruppo sfaldato, disperso e nel pieno di una crisi di nervi. E con la testa già nel futuro. Continuano i contatti per trovare l’allenatore del futuro – in pole sembra esserci al momento Giampaolo – e il direttore sportivo dal quale ripartire. Tantissimi i sondaggi, con l’ipotesi anche di un clamoroso ritorno di che riaffiancherebbe Massara, cresciuto proprio all’ombra del dirigente attualmente alla Sampdoria.