Nuovo stadio, fermi i fondi sui trasporti

07/02/2019 alle 13:54.
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Duecentovienticinque milioni per la Roma-Lido, una cifra X ancora da stabilire per la Roma-Fiumicino. Le due linee sono la chiave di ferro che apre i cancelli dello stadio della Roma perché, come scritto sulla delibera 32 che stabilisce l’interesse pubblico del progetto, «dovrà essere assicurata la contestualità dell’esercizio del trasporto pubblico su ferro al momento della prima utilizzazione pubblica del nuovo stadio». Quindi, prima si rimette a posto la ferrovia più inguaiata d’Italia e si potenzia la linea per Fiumicino, poi si va a risolvere le prescrizioni residue della Conferenza dei servizi, e solo dopo lo stadio potrà aprire i tornelli ai tifosi della Roma. I soldi per la Roma-Lido ci sono, in teoria. Così ripartiti: 180 milioni in arrivo dal Cipe su istanza di finanziamento della Regione Lazio per un investimento spalmato su tutta linea, opere da e verso l’impianto escluse; più altri 45 milioni che verserà Eurnova «alla stipula della convenzione» per l’acquisto di due treni e il restauro di altri otto, nonché per le eventuali altre opere che nel corso dei lavori potrebbero rendersi necessarie. Al momento, però, nonostante l’invito di Raggi ai proponenti di «aprire i cantieri entro l’anno», la Roma-Lido può contare solo su fondi teorici: Eurnova non ha versato la sua tranche e i 180 milioni sono ancora bloccati alla Regione. A parte i 65 nuovi treni «Rock» da contratto di servizio Trenitalia-Regione Lazio, ad oggi sono arrivati zero euro pure sulla Roma-Fiumicino visto che il tavolo tecnico tra Rfi, Regione e Comune di Roma (con Raggi che venerdì ha istituito un gruppo ad hoc per seguire il progetto stadio) sta ancora studiando il tipo di intervento e, quindi, anche il calibro dell’impegno finanziario. (…).

(corsera)