La paura di Lecce per il suo Scavone. E la partita salta

02/02/2019 alle 14:45.
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LA REPUBBLICA (C. CITO) - È durata 10 secondi, forse meno, Lecce-Ascoli, anticipo che apriva la 22ª giornata di Serie B. Un lancio lungo verso la tre quarti leccese e dopo un contrasto aereo con il bianconero Beretta, il centrocampista salentino Manuel Scavone, 31 anni, è crollato al suolo privo di sensi e impattando il terreno in modo drammatico. Compagni e avversari sono immediatamente corsi verso il luogo dell’impatto, sbracciandosi vistosamente, il pubblico si è ammutolito, la gara si è fermata. Scavone è rimasto riverso sull’erba per circa tre minuti, prima di essere soccorso dall’ambulanza. Il mezzo era parcheggiato sotto la curva opposta: ha dovuto quindi eseguire un giro di quel che resta della pista di atletica dello stadio di Via del Mare, prima di effettuare l’ingresso in campo. Un’operazione resa assai più complicata dalla presenza di cartelloni pubblicitari tutt’intorno il rettangolo verde. In un clima di paura, accompagnati dal silenzio del pubblico, sono stati alcuni giocatori delle due squadre a creare un varco e a permetterne l’ingresso in campo. Subito dopo lo scontro lo staff sanitario del Lecce, i dottori Palaia e Congedo, il cardiologo Tondo e il rianimatore Tiano, hanno avviato un intervento bocca a bocca. Prima di essere sistemato sull’ambulanza, il giocatore ha ripreso conoscenza e ha parlato senza evidenti problemi. È stato infine trasportato al Vito Fazzi, l’ospedale della città pugliese, dove è stato sottoposto a una Tac di controllo. Le sue condizioni non desterebbero preoccupazione, nonostante il forte trauma cranico riportato. Il ragazzo tuttavia non è mai andato in arresto cardiaco e non sarebbe stato utilizzato il defibrillatore, la cui presenza è obbligatoria su tutti i campi di calcio dalla morte, proprio su un campo di Serie B, nel 2012, di Piermario Morosini, colpito da arresto cardiaco durante -Livorno. In quell'occasione l’ambulanza, ostacolata da alcune barriere architettoniche, non era riuscita ad entrare tempestivamente in campo. Si persero così minuti preziosi che avrebbero, forse, potuto salvare lo sfortunato centrocampista amaranto. Lecce-Ascoli, che non è mai ripresa dal momento dell’infortunio di Scavone, è stata rinviata a data da destinarsi. I giallorossi, allenati da Fabio Liverani e in lotta da neopromossi per la Serie A dopo anni di purgatorio in Lega Pro, giocavano con il lutto al braccio, in ricordo di Mimmo Renna, allenatore di entrambe le squadre, scomparso all’età di 82 anni. La partita era stata preceduta da un minuto di silenzio in ricordo di Renna. Il calcio d’inizio, poi il dramma.