Se il futuro dipende dal ginocchio

18/11/2018 alle 15:51.
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IL TEMPO (E. MENGHI) - Una stagione, fin qui, votata alla causa Roma e la terza pausa nazionali trascorsa a Trigoria: è un anno strano per , il primo lontano dalla maglia azzurra (il ct Mancini lo tiene in considerazione e quando salirà il livello delle partite potrebbe dover ricorrere alla sua esperienza) e anche l’ultimo - da contratto - in giallorosso. La vita del Daniele calciatore è cambiata, a 35 anni sta facendo i conti con un fisico che ne ha passate tante e ora richiede una cura maggiore, ma soprattutto più riposo. Da tempo soffre di un problema al ginocchio, una ciste sul menisco esterno fa scattare, di tanto in tanto e sempre più spesso, un piccolo allarme: l’articolazione si infiamma rendendo complicata una banale corsa. Ecco perché durante le soste scende di rado in campo e rimane sul lettino del fisioterapista, sperando che il giorno successivo sia migliore. In più, una razione extra di potenziamento muscolare in palestra che ha sempre effetti benefici per sostenere il ginocchio.

Ora Daniele sta meglio, da domani alla ripresa punta a riaffacciarsi gradualmente, magari per entrarci stabilmente verso fine settimana prima della partenza per Udine, anche se il suo vero obiettivo è giocare col o, al più tardi contro l’ di . In questo momento il giocatore, e la società non possono far altro che gestire la situazione, evitando sovraccarichi e gare ravvicinate, al netto della voglia del capitano di essere sempre al suo posto, in cabina di regia, soprattutto nelle sfide che contano. A non voleva mancare anche se veniva dalla frattura al dito del piede, ma ha retto 43 minuti, costringendo a usare subito un cambio, e da lì non si è più visto, ha saltato , Cska Mosca e Sampdoria. Si è già perso 5 partite su 16 quest’anno, senza contare quelle dell’Italia, e si dovrà dosare fino al termine della stagione, quando si ritroverà di fronte ad una scelta. Perché andare avanti così sarebbe limitante per lui e per la Roma. dovrà fare una riflessione seria sul suo futuro, è probabile che si sieda a parlarne con Monchi nella seconda metà del campionato, quando avrà pure le idee più chiare sulla sua condizione fisica e a quel punto, se vorrà prolungare la sua carriera da calciatore, e così dovrebbe essere salvo ripensamenti, dovrà risolvere questo problema cronico. La soluzione c’è, solo che non era attuabile a stagione iniziata, perché si sarebbe dovuto fermare per almeno un mese e mezzo: il numero 16 potrebbe sottoporsi ad un intervento di pulizia al ginocchio sinistro a maggio e sfruttare le vacanze per la riablitazione. Sarebbe pronto per il ritiro estivo, ci sta pensando. Ammesso che non voglia anticipare l’inizio della sua seconda vita da allenatore.

Ieri a Trigoria, nonostante il giorno di riposo, si sono visti , Pastore, Marcano e Santon. I primi due sono reduci da infortuni più seri e sono stato rivalutati dai medici. Confermata la distorsione di primo grado per il greco: puó farcela per il . L’argentino reduce dalle cure a intanto punta a rientrare presto in gruppo, come hanno già fatto e Karsdorp (entrambi convocabili per Udine), lo stesso farà in settimana Luca Pellegrini.